Secondo le rilevazioni di TeleGeography , il traffico generato sulla rete Skype da chiamate stabilite tra interlocutori in nazioni diverse cresce molto più velocemente di quello tradizionale sulle reti in rame. Il telefono col doppino resta ampiamente e saldamente al comando della classifica sui minuti complessivi in un anno, ma non si può non registrare la salute e il progresso del VoIP di Microsoft in rappresentanza della categoria. Una categoria che evidentemente non può non crescere se non a spese degli operatori tradizionali .
In totale gli utenti Skype sono rimasti attaccati alle cuffie per 214 miliardi di minuti nel 2013 , con una crescita del 36 per cento rispetto al 2012. Nello stesso periodo le conversazioni su rame sono cresciute del 7 per cento, assestandosi su 547 miliari di minuti. A questo ritmo ci vorrà poco a Skype per sopravanzare gli operatori tradizionali, anche considerato come ribadisce TeleGeography che si tratta solo della proverbiale punta dell’iceberg: le telefonate con il vecchio telefono sono minacciate su più fronti dal VoIP e da tutti gli altri servizi di chiamata, videochiamata e messaggistica che sono esplosi in questi anni grazie soprattutto all’avvento del mobile e degli smartphone.
Il vantaggio degli operatori di telefonia resta ampio: Facebook, che è la più grande piattaforma di conversazione in circolazione, vanta circa 1,2 miliardi di utenti, mentre le linee fisse installate sono più di 8 miliardi. Alla luce dei dati, tuttavia, la robusta scalata di Skype sta a dimostrare quanto spazio ci sia per la crescita dei cosiddetti OTT ( over the top ), ovvero quei servizi che utilizzano le reti di comunicazione come commodity per sostenere il proprio business. In altre parole , i margini di guadagno per gli operatori si andranno assottigliando, erosi dalle alternative più economiche garantite dal VoIP e non solo.
Non si tratta di una scelta priva di effetti collaterali per gli utenti. Se fino a poco tempo fa, infatti, si riteneva generalmente che le conversazioni svolte tramite Skype fossero più sicure e riservate rispetto alle altre, le notizie svelate da Edward Snowden e dal suo Datagate fanno pensare che il VoIP da solo non basti più a difendere la privacy . Inoltre, come da sua tradizione, Microsoft ha confermato che continuerà a rispettare le leggi di tutti i paesi in cui opera, qualunque esse siano: in Russia , ad esempio, è stata proposta una norma che obbligherà a conservare e mettere a disposizione della polizia gli ultimi 6 mesi di tutte le conversazioni svolte da account locali su questi servizi, ufficialmente per scopi di anti-terrorismo. Da Redmond hanno fatto sapere che, se la legge verrà approvata, la filiale locale di Microsoft non potrà fare altro che rispettarla.
Luca Annunziata