Secondo indiscrezioni , Skype prevede di esordire in borsa solo nella seconda metà del 2011. Più tardi di quando atteso da alcuni investitori, allettanti dalla possibilità di mettere mano su parte dell’azienda che con il suo marchio e il servizio VoIP domina (almeno mediaticamente) il mercato della telefonia internazionale.
L’IPO di Skype, ovvero l’offerta pubblica iniziale con cui una società intende quotarsi per la prima volta su un mercato azionario regolamentato, era attesa dagli osservatori nei primi mesi del 2011: l’azienda VoIP aveva depositato il comunicato di registrazione IPO presso la SEC già ad agosto. Allora si tiravano fuori i primi numeri: l’obiettivo sembrava essere quello di un’offerta pubblica da 100 milioni di dollari.
Ad allungare i tempi, presumibilmente, le vicende della dirigenza dell’azienda che è passata sotto il controllo del gruppo di investitori Silver Lake Partners e che ha visto arrivare ad ottobre la guida di Tony Bates.
Il nuovo CEO innanzitutto deve adattarsi e comprendere tutte le potenzialità dell’azienda che è chiamato a gestire: poi, a quanto pare , intende migliorare la capacità dell’azienda di remunerare il suo elevato numero di utenti prima di fare il suo esordio in Borsa.
L’obiettivo, nel frattempo, è diventato ancora più ambizioso: non ci sono più in ballo gli iniziali 100 milioni di dollari, ma si parla di 1 miliardo.
Nel terzo trimestre 2011 dovrebbe presentare la sua IPO anche il sito di offerte giornaliere Groupon. Nell’attesa gli investitori possono guardare all’offerta del social network lavorativo LinkedIn : il sito sta iniziando la trafila necessaria per presentare la sua IPO e in questi giorni ha depositato i primi documenti alla Securities and Exchange Commission (SEC).
Claudio Tamburrino