New York (USA) – Poderoso balzo in avanti per Skype : contrariamente a quanto comunicato il mese scorso , infatti, dopo la release 1.4 non ci sarà alcuna 1.5. La nuova versione, dotata delle tanto attese funzionalità di videocomunicazione, si chiamerà 2.0.
Anzi, “si chiama” 2.0, dal momento che è già disponibile in versione Beta (indicata, per la precisione, come 2.0.0.43). Non rappresenterà una rivoluzione copernicana, ma le novità introdotte dalla nuova versione, che potrebbero aumentare le preoccupazioni già espresse di operatori tlc e provider VoIP , sono interessanti: la più evidente ed importante è la già citata videocomunicazione , che richiede ovviamente l’uso di una videocamera, a cui si aggiungono la possibilità di organizzare gruppi di contatti, la nuova grafica, i nuovi contenuti audio, una barra degli strumenti integrabile in Microsoft Outlook e il supporto per un totale di 27 lingue.
La videochiamata segue le stesse regole delle chiamate audio: il chiamante deve selezionare il contatto dell’interlocutore desiderato e cliccare sul tasto verde di connessione. Se è online e dotato di webcam attiva, la videochiamata parte immediatamente.
Il nuovo Skype offre anche la curiosa funzione denominata mood indicator (indicatore dell’umore), che permette agli utenti di sapere se i loro interlocutori sono tristi o felici, se stanno ascoltando musica, se sono liberi o occupati, e la possibilità di sapere il fuso orario del contatto da chiamare.
A fianco della crescita di Skype, cresce anche il suo corollario commerciale: com’era prevedibile, data la diffusione “planetaria” di Skype, aumentano gli accordi commerciali e le partnership per l’offerta di dispositivi hardware “Skype-compliant”, dai microtelefoni USB alle Webcam, fino a soluzioni più sofisticate. La pole position è di Logitech e Creative , che complessivamente controllano i due terzi del mercato mondiale delle webcam, con prodotti a marchio proprio o di terze parti.
Ma non di solo hardware vive il marketing: dall’anno prossimo, Six Apart , società californiana che sviluppa software per il weblogging, inserirà nei propri “blog-services” l’opzione per inserire un link “embedded” a Skype, per consentire ai visitatori dei blog di avviare via web una chiamata all’autore del blog stesso, se online. E’ stata inoltre annunciata, in Svizzera e Germania, la disponibilità del servizio SkypeIn, che consente la reperibilità degli utenti del sistema VoIP anche dai clienti di operatori telefonici tradizionali. E nasce infine anche il nuovo servizio WeeMee , una “customizzazione” che permette di creare un alter ego virtuale dell’utente al costo di 1,5 dollari (poco più di un euro, defalcato dal credito residuo del servizio SkypeOut).
Con le nuove funzionalità, Skype si pone ora in piena concorrenza con gli altri servizi di instant messaging che già integrano la videocomunicazione, come Microsoft MSN e AIM di AOL . Ma non è certo il solo software ad offrire VoIP e videochiamate, come ben sanno i lettori di Punto Informatico.
Dario Bonacina