Skype ha confermato di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione Qik , una delle prime piattaforme che ha introdotto lo streming video su dispositivi mobile tramite connessioni Internet. La notizia è stata diffusa durante il Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, ed è stata confermata da un post pubblicato sul blog aziendale del CEO di Skype, Tony Beates, che ha dichiarato di essere felice dell’accordo stipulato. Beates ha, inoltre, diffuso un video nel quale ha informato tutti gli utenti Skype che l’acquisizione definitiva avverrà entro la fine di gennaio 2011.
La società deve ancora rivelare i termini finanziari dell’acquisizione (una cifra trapelata da Business Insider stimerebbe un costo approssimativo di 100 milioni di dollari), o i piani specifici in materia di servizi che l’azienda della Silicon Valley potrebbe lanciare con l’acquisizione di Qik.
Quello che è certo è che, grazie a Qik, gli utenti potranno beneficiare di una seconda via di chiamata video , oltre la videochiamata di Skype, sui dispositivi smartphone, così come guadagnare la possibiltà di registrare e condividere video via email, SMS, Twitter, Facebook, Youtube e ancora altre piattaforme.
Per i cellulari non attrezzati per videochiamate a due vie, Qik offrirà dei programmi che consentiranno agli utenti di registrare e caricare i video sui siti di social network. La tecnologia offerta raggiunge la maggior parte delle principali piattaforme mobili, tra cui iOS, BlackBerry, Symbian e Windows Mobile.
“Skype e Qik – ha dichiarato Tony Beates – condividono il comune obiettivo di arricchire la comunicazione con il video, e l’acquisizione di Qik contribuirà ad accelerare la nostra leadership nel video con l’aggiunta di registrazione, la condivisione e la capacità di memorizzazione “. “Attraverso questa acquisizione – ha concluso il CEO di Skype – saremo anche in grado di sfruttare le competenze di ingegneria che si trovano dietro la tecnologia Smart Qik Streaming, che consente di ottimizzare la trasmissione video su reti wireless”.
Raffaella Gargiulo