Roma – Telefoni (cellulari) che fanno i computer e computer che permettono di telefonare (magari con software VoIP) non sono più una novità. E il VoIP per cellulari sembra ormai l’unica evoluzione utile a far tornare i telefonini alla loro funzione “principale”. Che è quella di telefonare. Su questa strada si inserisce Skype , che prevede per il prossimo anno la nuova versione per Symbian Serie60.
Non dev’essere stato facile, per Skype, l’ingresso nel bel mondo della telefonia mobile: dopo essersi vista chiudere le porte in faccia dalla finlandese Nokia , che ha preferito rivolgersi ad Avaya per implementare il VoIP sui suoi smartphone dotati di Serie 60, l’intraprendente sistema p2p ha ricevuto la “mano tesa” di IPdrum e di iSkoot , che gli hanno consentito di “salire” sui cellulari. Non si è trattato, però, di un “porting” vero e proprio, giacché per funzionare i due sistemi richiedono sempre di passare per i pc .
Nel frattempo Skype non si è arreso e, a fianco della compatibilità trasversale nel mondo dei pc, con specifiche versioni per Windows, Linus e MacOS X, ha sviluppato in casa propria anche la versione per Pocket PC, conquistando così la reale possibilità di svincolarsi da ambienti “wired”. E con il lancio di smartphone dotati di Symbian Serie60 resi “Wi-Fi compliant”, il passo per Skype diventa ormai breve. Fonti interne all’azienda parlano infatti dell’introduzione di una versione specifica che dovrebbe arrivare entro l’estate del 2006, proprio per Symbian Serie60, la piattaforma da cui era stato inizialmente escluso dal colosso scandinavo, che del consorzio Symbian è uno dei protagonisti.
Un’opportunità che consentirà a Skype di conquistare una fetta di mercato notevole, di cui fanno parte gli utenti di smartphone (in continuo aumento) che potrebbero utilizzare il sistema VoIP, anziché la tradizionale rete mobile, per le loro chiamate verso utenti Skype e non. Purché a questa possibilità sia abbinata una connettività “flat” con tariffa favorevole, altrimenti il VoIP su cellulare diventerebbe un plug-in superfluo.
Ma questo è un business che verrà sicuramente valutato dagli operatori tlc, che dovranno far bene i propri conti, prima di favorire o osteggiare questa nuova soluzione.
Dario Bonacina