Cinese, Spagnolo, Inglese e Italiano: Skype Translator, lo strumento ancora in fieri che ambisce a configurarsi come traduttore universale, è stato aggiornato per permettere a un numero sempre maggiore di cittadini del mondo di esprimersi e comunicare nella propria lingua di origine.
Mostrato per la prima volta lo scorso anno, aperto al pubblico dei tester su richiesta , Skype Translator si propone come un intermediario per consentire la comunicazione in tempo reale fra parlanti di lingue diverse. La prima fase di sperimentazione ha coinvolto Inglese e Spagnolo, rispettivamente la terza e la seconda lingua più parlata nel mondo, in stretta covivenza nel continente americano. Ora Skype domina anche la prima lingua del mondo, il Cinese: fin dalle prime sperimentazioni mostrate nel 2012, racconta Microsoft, la complessità di confrontarsi con la traduzione simultanea del Mandarino è emersa con evidenza, e ha richiesto una intensa collaborazione fra ricercatori cinesi e statunitensi, nonché la partecipazione dei semplici utenti madrelingua, per sviluppare modelli capaci di riconoscere, interpretare e tradurre la lingua e i suoi significati.
Sono stati poi in molti ad aver espresso il desiderio di poter contare su Skype come su un interprete che consentisse di comunicare con il mondo senza rinunciare ad esprimersi in Italiano: Microsoft li ha accontentati, dotando Skype Translator delle competenze necessarie a comprendere e tradurre a favore dei parlanti dello Stivale.
Oltre a supportare nuove lingue nella traduzione parlata e ad estendere il numero delle lingue servite dal traduttore testuale, l’aggiornamento di Skype Translator reca con sé anche dei miglioramenti alle funzioni già esistenti: è possibile fruire della funzione text to speech per ascoltare i messaggi digitati dai propri contatti, tradotti nella propria lingua, è possibile controllare il volume della traduzione vocale e della voce dell’interlocutore affinché non si sovrappongano, rendendo la conversazione più fluida.
Gaia Bottà