Quale periodo migliore per annunciare il restyling di una soluzione dedicata allo smart working se non questo? Slack ha scelto di farlo proprio nei giorni che vedono tutto il mondo alle prese con l’emergenza coronavirus e le aziende nella necessità di abbracciare il cosiddetto lavoro agile per non interrompere la produttività.
Slack introduce un restyling per l’interfaccia
Sono stati apportati miglioramenti all’interfaccia che vanno dalle possibilità di personalizzazione della barra laterale a quella di navigazione riprogettata senza dimenticare una nuova modalità di composizione dei messaggi. Secondo Ethan Eismann, a capo del team che si occupa del design, si tratta dell’intervento più importante di sempre nella storia del software iniziata nel 2013. Questo un estratto dell’intervista concessa alle pagine del sito The Verge.
Abbiamo preso un sacco di funzionalità storiche e le abbiamo riorganizzate in modo da metterle più in evidenza, nel modo giusto e per semplificarne l’utilizzo. Questo, in sostanza, è l’obiettivo del processo.
Più che funzionalità inedite, dunque, una riorganizzazione di quelle esistenti anche tenendo conto dei feedback raccolti dagli utenti. Di seguito un’animazione che mostra il nuovo metodo impiegato per gestire comunicazioni e messaggi all’interno del team.
Nelle scorse settimane il blog di Slack ha visto la pubblicazione di un post dedicato proprio a come gli strumenti offerti possano essere impiegati da remoto per non interrompere la produttività in un momento che vede le aziende costrette a rivedere le proprie procedure a causa del coronavirus. A tal proposito invitiamo gli interessati a dare un’occhiata ai tanti servizi offerti gratuitamente in Italia attraverso l’iniziativa Solidarietà Digitale sostenuta dal Governo.
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Di recente la software house ha annunciato che nonostante la situazione attuale prevede di chiudere sottotono la trimestrale in corso, innescando un immediato tonfo del titolo sul mercato azionario. Questo nonostante abbia di recente acquisito un cliente parecchio importante come IBM che ha scelto la soluzione (preferendola a Teams di Microsoft) per coordinare il lavoro dei suoi oltre 350.000 dipendenti attivi nel mondo.