Il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione ha comunicato di aver individuato i 12 piccoli Comuni che faranno parte del programma “Smarter Italy” promosso dal ministero stesso e dal ministero per lo Sviluppo Economico. In questi 12 comuni saranno portati avanti esperimenti con nuove tecnologie al servizio del cittadino, affinché questi territori possano diventare “laboratori di sperimentazione di tecnologie di frontiera“.
L’obiettivo è quello di identificare soluzioni che possano essere applicate su larga scala, ma a partire da piccole sperimentazioni sulle quali costruire protocolli, regolamentazioni e soluzioni di best-practice da replicare in altri contesti.
I Borghi del futuro
Questi i “Borghi del futuro” identificati:
- Alghero
- Bardonecchia
- Campobasso
- Carbonia
- Cetraro
- Concorezzo
- Ginosa
- Grottammare
- Otranto
- Pantelleria
- Pietrelcina
- Sestri Levante
Ora tocca alle aziende portare avanti le proprie proposte, sapendo di avere di fronte il panel di Comuni sui quali avviare le sperimentazioni promosse dai contributi ministeriali. “Le aziende che verranno selezionate “, spiega il ministero, “avranno a disposizione un importo complessivo di 90 milioni di euro per lo sviluppo di soluzioni innovative, non presenti sul mercato ed elaborate sulla base delle esigenze delle amministrazioni comunali“.
Il Programma “Smarter Italy” coinvolge non solo grandi città ma anche piccoli borghi, ricchi di cultura, dove nuove tecnologie, prodotti e servizi innovativi possono essere utili per contrastare il rischio spopolamento. L’iniziativa mette a disposizione, con la collaborazione tra pubblico e privato, soluzioni per nuovi servizi per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente. Le opportunità di crescita per le comunità grazie alla tecnologia, con benefici per aziende e cittadini, devono poter nascere e svilupparsi in qualunque luogo del nostro Paese, anche nei piccoli borghi.
Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione
L’impatto potenziale della tecnologia sulle cosiddette “aree interne” è fonte di benefici potenziali di altissima portata per un paese come l’Italia in cui i piccoli borghi sono al tempo stesso ricettacolo di problemi e di ricchezza. Se per risolvere i primi i territori sono spesso abbandonati a sé stessi, per dividere i secondi c’è invece spesso larga disponibilità di partecipazione. L’innovazione può però restituire parte del valore ai territori stessi sotto forma di servizi più efficienti, andando incontro alle esigenze di chi presidia il territorio e lo arricchisce con la propria operosità quotidiana.
Il progetto dei “Borgi del futuro” sarà importante per capire dove e se potranno nascervi nuove soluzioni da mettere a fattor comune sull’intero territorio nazionale.