La sicurezza è una leva di mercato anche nel mondo dei gadget mobile basati sull’OS di Google, una società che fa un business dell’utente e delle sue preferenze: il numero di aziende che propongono terminali Android “messi in sicurezza” cresce, così come lievitano i prezzi dei suddetti dispositivi. Perché la sicurezza costa, dice il creatore di PGP.
Fra le nuove proposte di terminali sicuri c’è ad esempio GranitePhone , un cellulare con specifiche tecniche non certo estreme (SoC Snapdragon 615, display da 5″ Full HD, 2 Gigabyte di RAM, 16GB di storage interno) e l’aggiunta di GraniteOS, un fork di Android progettato per criptare chiamate vocali , chat testuali e contatti attraverso la piattaforma Sikur . Il costo del terminale? 850 dollari.
Il prezzo è oggettivamente eccessivo, dal punto di vista del consumatore medio, ma stando a quanto sostiene Phil Zimmermann circola questa “strana idea” che la privacy debba essere gratis. E invece gratis non è, dice ancora il creatore di Pretty Good Privacy (PGP), come dimostrano gli 800 dollari necessari ad acquistare un esemplare di Blackphone 2 .
Il nuovo terminale sicuro di Silent Circle offre una serie di meccanismi di sicurezza e anti-tracciamento sia attivi che passivi, ma anche l’uso di un sistema operativo “rafforzato” contro i tentativi di abuso della privacy non potrà mai – dice ancora Zimmermann – mettere le comunicazioni dell’utente completamente al riparo dalle capacità di spionaggio delle agenzie di intelligence (NSA, GCHQ ecc).
I terminali sicuri possono suscitare l’interesse degli utenti professionali, e ai professionisti si rivolge BlackBerry con Priv , il suo primo terminale basato su Android : il CEO dell’azienda canadese ipotizza la possibilità di riconvertire il business all’adozione esclusiva dell’OS di Google, o addirittura di uscire completamente dal mercato dell’hardware androide nel caso in cui gli affari non migliorassero nel giro di un anno.
Alfonso Maruccia