La Spagna sta prendendo molto sul serio la questione dell’uso eccessivo degli smartphone. Gli esperti propongono di mettere delle avvertenze sanitarie sui cellulari, proprio come quelle che troviamo sui pacchetti di sigarette.
Avvertenze sanitarie sugli smartphone in Spagna: giù le mani dai cellulari, bambini!
Ma non è finita qui. Il comitato che ha lanciato questa idea vuole anche limitare drasticamente il tempo che i bambini passano davanti agli schermi. Per i bimbi sotto i tre anni consigliano zero esposizione ai dispositivi. E per quelli un po’ più grandicelli, tra i sei e i dodici anni via libera solo ai “dumb phone“, quelli con funzionalità essenziali, limitate a chiamate ed SMS. Niente app, niente giochini, niente di niente. Solo vecchia cara vita offline, sport e attività all’aria aperta.
Gli esperti vogliono sguinzagliare anche i medici nella loro crociata anti-smartphone. I dottori, durante le visite di routine, dovrebbero fare domande ai pazienti sul tempo che passano davanti al cellulare. L’obiettivo è scovare eventuali problemi di ansia, depressione e altri disturbi legati all’uso eccessivo dei cellulari. Insomma, la questione si fa seria!
E nel resto del mondo?
Ma la Spagna non è certo l’unica ad essersi svegliata su questo tema. Guardate l’Australia, che ha appena vietato i social media ai minori di 16 anni. E se le piattaforme non si adeguano, sono dolori: multe salatissime in arrivo.
Anche in Francia e in alcuni stati americani si sono già mossi, bandendo gli smartphone dalle classi. I francesi sono stati piuttosto rigidi: niente cellulari a scuola per i ragazzi fino a 15 anni, salvo eccezioni per emergenze o disabilità. Negli USA dipende dallo stato, ma la musica è più o meno la stessa.
Quando si muove l’UNESCO…
Persino l’UNESCO è entrata nel dibattito, l’anno scorso. Ha esortato i paesi di tutto il mondo a vietare i telefoni in classe, a meno che non siano assolutamente necessari. Secondo i loro studi, anche solo un cellulare che vibra sul banco può distrarre e rovinare la concentrazione. Insomma, il vento sta cambiando. Sempre più paesi stanno prendendo sul serio i rischi dell’uso eccessivo degli smartphone, soprattutto per i più piccoli.