Bedford (USA) – Per RSA Security la sicurezza non può prescindere dall’usabilità, ed è per questo motivo che martedì prossimo annuncerà l’avvento di un nuovo sistema di autenticazione per dispositivi mobili che sembra voler chiudere con i fastidi del passato.
L’algoritmo SecurID , di fatto, sarà in grado di trasformare ogni palmare o cellulare in un security token . Negli ultimi anni l’adozione dei token, secondo l’azienda, si è dimostrata vincente sotto il profilo della sicurezza, ma alquanto scomoda perché obbliga a portare con sé un supporto fisico in più, come una card, una penna USB o un portachiavi con display.
Grazie a numerose partnership industriali, che hanno coinvolto anche aziende del calibro di Motorola e SanDisk , i nuovi dispositivi mobili – siano essi smartphone o altro – potranno sfruttare una soluzione integrata che la celebre società di tecnologie di sicurezza assicura avrà costi di implementazione estremamente contenuti. “In questo modo permetteremo agli utenti di disporre di un rigoroso sistema di autenticazione. Un qualsiasi dispositivo di uso quotidiano diventa così un vero e proprio token”, ha dichiarato Art Coviello, CEO di RSA.
Quando gli impiegati di un’azienda vorranno collegarsi al network interno – con il PDA via PC – sarà sufficiente la digitazione del proprio login per disporre dell’autenticazione ad operare. Nel caso non sia possibile la connessione, l’utente potrà utilizzare il codice token generato dal proprio dispositivo portatile e digitarlo sul PC come una seconda forma di autenticazione.
“Le banche potrebbero permettere il download del software su ogni dispositivo in proprio possesso e questo si trasformerebbe di conseguenza nel proprio token di autenticazione bancaria. Insomma, questa tecnologia dispone delle potenzialità per proliferare sia fra le imprese che tra i consumatori”, ha aggiunto Coviello.
Attualmente RSA si sta impegnando per rendere disponibile il sistema a tutti i suoi partner. Motorola, ad esempio, ha già promesso, entro marzo, di iniziare a commercializzare un nuovo modello di cellulare con SecurID. Research In Motion , invece, permetterà ai suoi utenti BlackBerry di scaricare liberamente l’applicazione dal suo sito ufficiale. Non è escluso, inoltre, che i futuri modelli possano disporre già della soluzione di sicurezza precaricata.
Dario d’Elia