Con l’era del 5G ormai alle porte, i principali protagonisti dell’universo mobile si stanno preparando per supportare al meglio e fin dal primo momento le reti di prossima generazione. Tra i player del mercato che puntano in questa direzione c’è anche OPPO, come confermato da un intervento di Brain Shen (Global Vice President e President of China Business Department) sul social network cinese Sina Weibo.
Oppo e l’era del 5G
L’azienda ha portato a termine con successo la connessione tra uno dei propri smartphone (in questo caso il modello R15) e un network 5G, all’interno di un laboratorio di ricerca. Si tratta ovviamente di una versione appositamente modificata del dispositivo, con componenti non integrate in quella commerciale: una scheda di sistema custom, RF, RFFE e antenna. L’intento del brand è quello di arrivare per primo a portare sugli scaffali un telefono equipaggiato con questa nuova generazione di connettività, entro il 2019, spalancando così le porte all’avvento di nuovi servizi basati su grandi velocità nella trasmissione dei dati e latenze incredibilmente ridotte.
Partnership e ricerca
La notizia arriva a pochi mesi di distanza dall’annuncio, diramato in occasione del Beijing 2018 Qualcomm China Technology and Cooperation Summit andato in scena in luglio, della partnership che unisce OPPO a Qualcomm Technologies. La stretta di mano tra le due realtà si concretizza nel programma 5G Pilot che mira a esplorare le potenzialità dei nuovi network. Ancora, la recente creazione del Research Institute di Shenzen, così come già avviene negli altri laboratori del gruppo a Pechino, Shanghai, Yokohama e nella Silicon Valley, punta nella direzione dell’innovazione tecnologica, al fine di giungere nel minor tempo possibile a soddisfare le esigenze sempre più evolute degli utenti.
Nel maggio di quest’anno l’azienda ha portato a termine la prima dimostrazione di videochiamata 5G al mondo, sfruttando la tecnologia a luce strutturata 3D che si basa sull’impiego di una fotocamera 3D integrata ad uno smartphone del gruppo, così da poter acquisire informazioni in tre dimensioni degli interlocutori, da riproporre poi sul display all’altro capo della comunicazione. Un’ennesima prospettiva esplorata è quella riguardante la cosiddetta Ubiquitous Reality ovvero una tecnologia che unendo elementi di realtà virtuale e aumentata dà vita a un’esperienza di tipo immersivo che fa leva proprio sulle potenzialità del 5G.