Come stà il mercato di smartphone e telefonini? Stando all’ultimo rapporto trimestrale di Gartner si tratta di un business parecchio in salute, con percentuali di crescita da capogiro e un futuro immediato altrettanto roseo. E per quanto riguarda i principali protagonisti, Gartner incensa ancora una volta Android che raggiunge la seconda posizione tra le piattaforme operative più diffusa al mondo.
Nel terzo trimestre del 2010, dice Gartner, sono stati venduti la bellezza di 417 milioni di cellulari con una crescita del 35 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per gli smartphone (categoria che include telefonini Android, BlackBerry e iPhone) la crescita stimata è stata addirittura del 96 per cento.
Per quanto riguarda i sistemi operativi, Gartner sostiene che Android abbia conquistato la seconda posizione degli OS più diffusi con una quota di mercato del 25,5 per cento. Resta in vetta Symbian , il sistema operativo di cui Nokia ha ripreso il controllo quasi esclusivo e che continua a rappresentare la piattaforma più usata pur subendo una pesante decurtazione di market share dal 44,6 al 36,6 per cento.
Nokia, Samsung ed LG continuano a rappresentare i tre principali produttori di cellulari e smartphone del mondo, mentre Apple raggiunge la quarta posizione battendo RIM con 13,5 milioni di iPhone venduti contro i 12 milioni di telefonini BlackBerry. In particolare Nokia avrebbe venduto ben 110 milioni di dispositivi nel terzo quarto dell’anno.
Per quanto riguarda il futuro del mercato mobile, Gartner prevede ancora una crescita del 30 per cento nell’immediato futuro. A crescere sarà certamente iPhone (negli States) che potrebbe presto approdare sul network del carrier Verizon. E Windows Phone? A pochi giorni dal lancio il destino della nuova piattaforma mobile su cui Microsoft punta le proprie chance di sopravvivenza resta giocoforza un’incognita , con i primi dati “ufficiosi” che ne farebbero presagire il fallimento mentre si attendono informazioni più affidabili provenienti da fonti un po’ meno aleatorie.
Alfonso Maruccia