SmartThings è una delle piattaforme per la home automation più popolari al mondo. Come quelle di altri produttori richiede l’accesso al cloud e quindi una connessione Internet. Samsung ha ora deciso di eliminare questo vincolo, sviluppando l’architettura SmartThings Edge che sfrutta il cosiddetto edge computing per garantire più affidabilità, velocità e sicurezza.
SmartThings Edge: elaborazione locale
Il produttore coreano spiega che gli utenti non noteranno nessun cambiamento nell’app SmartThings, ma nel backend c’è un’importante novità. SmartThings Edge consente di velocizzare l’esecuzione delle operazioni eliminando la necessità di accedere al cloud. Tutti i comandi e gli eventi vengono infatti gestiti localmente sullo SmartThings Hub, ottenendo quindi migliori prestazioni per i dispositivi collegati alla rete domestica.
Ciò significa che il sistema può funzionare in assenza di connessione Internet. Oltre alla latenza inferiore e alla maggiore affidabilità c’è anche un deciso miglioramento della privacy (meno dati inviati ai server di Samsung). SmartThings Edge supporta i protocolli Zigbee, Z-Wave e LAN-based. Altri verranno aggiunti in futuro, tra cui l’atteso Matter, che offrire una completa interoperabilità con i prodotti di terze parti.
Samsung ha inoltre comunicato che abbandonerà la piattaforma Groovy per lo sviluppo dei componenti. Gli sviluppatori potranno utilizzare Lua per scrivere il codice dei driver. In questo modo verrà semplificata l’integrazione dei dispositivi con la piattaforma SmartThings.