Inizia il conto alla rovescia per il lancio – previsto ad aprile – del nuovo prodotto di Apple, Apple Watch, intorno a cui iniziano ad accavallarsi indiscrezioni ed offerte concorrenti. Swatch ha scelto di cogliere l’attimo.
Apple, d’altra parte, si sta dimostrando capace ancora una volta di creare la giusta attesa in vista del prossimo lancio del suo prodotto , che promette bene sul mercato nonostante gli smartwatch in generale non abbiano fatto finora faville, nonostante il legame indissolubile con un iPhone (interazione necessaria per utilizzare lo smartwatch di Apple) e nonostante i prezzi che partono da 350 dollari per la versione Sport fino ad arrivare a quella con le fasce dorate da 18 carati che dovrebbe superare i mille dollari. Per quanto riguarda più specificatamente le caratteristiche tecniche , per il momento si sa invece solo che dovrebbe avere una CPU con capacità equivalenti al SoC A5 già presente in diversi device della Mela che garantisce potenza a discapito della durata della batteria: la questione al momento sul banco, d’altronde, sembra essere proprio l’autonomia non sufficiente ad un utilizzo per un’intera giornata, ma solo dalle 2,5 alle 4 ore di uso attivo, 19 ore minimo di utilizzo misto attivo/passivo, 3 giorni di standby, 4 giorni in modalità sleep.
Si tratterebbe di una durata nella migliore delle ipotesi comparabile a quella di qualsiasi altro smartwatch, tuttavia per un orologio non è abbastanza: tanto che alcuni osservatori suggeriscono per la versione più costosa de gadget un dispositivo interno di ricarica a rotazione come quella dei Rolex.
D’altronde Cupertino deve pensare a rispettare i tempi, dal momento che la concorrenza si fa sempre più pressante: se da un lato l’occhio di Apple vede Samsung – già arrivata sul mercato ed ora forse pronta a lanciare un dispositivo con un elemento hardware molto simile – da ultimo è stato il Gruppo Swatch ad annunciare il prossimo lancio di un proprio smartwatch: in questo caso l’orizzonte temporale di riferimento sono i prossimi tre mesi, proprio come Apple Watch.
Dalla sua, Swatch ha la possibilità di sfruttare il chiacchiericcio e l’interesse creato da Cupertino stessa intorno alla categoria di prodotti ed una lunga esperienza nella produzione di batterie sottili ed a lunga durata, nonché l’esperienza nella produzione di orologi con schermi touchscreen, avviata nel 1999.
Finora, tuttavia, il CEO dell’azienda svizzera si era dimostrato restio a lanciarsi nella corsa agli smartwatch, settore definito non rivoluzionario né determinante.
I primi annunci di Swatch si limitano a rivelare che gli smartwatch supporteranno “diverse app per Windows e Android” e funzioni per la comunicazione ed i pagamenti mobile presso diverse catene della grande distribuzione tra cui Migros e Coop”: sembra dunque che farà concorrenza ad Apple anche sul fronte Apple Pay .
Quello che è certo è che il costruttore di orologi pop è facile immaginare punterà su un prodotto molto diverso da quello di Apple: basato su Windows o su Android (mentre sembra esclusa la possibilità di vederlo legato ad Android Wear), meno costoso, più colorato, con più plastica e con una batteria che non necessita della tradizionale ricarica.
Quest’ultimo sembra rappresentare l’indizio più determinante: una batteria simile dovrebbe comportare l’assenza di uno schermo dalle performance elevate, ma limitato ad un LCD basico e magari con poche funzioni legate soprattutto – oltre che agli annunciati pagamenti – al tracciamento delle attività fisiche. Insomma più un prodotto per l’attività sportiva e per l’e-health che un vero e proprio smartwatch multifunzionale.
Claudio Tamburrino