La riduzione della tariffa di un servizio può tradursi in una decisione costosa? Sicuramente sì per chi offre il servizio e deve applicare tale tariffa, visto che incasserà dagli utenti una cifra inferiore. E in merito alla volontà UE di introdurre una regolamentazione sui prezzi degli SMS dall’estero interviene Paolo Romani, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, che avverte: una simile manovra potrebbe avere conseguenze pericolose sul mercato.
Oggetto della questione, l’intervento regolatorio promesso da Viviane Reding, Commissario Europeo per la Società dell’Informazione e i Media, che ritiene opportuno, anzi “inevitabile”, introdurre nuove regole per fissare un tetto massimo alle tariffe dei messaggini inviati in ambito UE.
Intervento che porterebbe il prezzo degli SMS a 11 centesimi e che secondo il sottosegretario rappresenta un “eccesso di volontà regolatrice” da parte dell’Unione Europea. E c’è di più: l’operazione potrebbe riflettersi negativamente sulle compagnie telefoniche italiane che potrebbero vedersi costrette a sostenere una perdita di “500 miliardi di vecchie lire, pari a 250 milioni di euro” per i gestori telefonici in Italia (il cui mercato vale 2,5 miliardi).
A questa valutazione, presentata alla commissione Trasporti della Camera, si contrappone la posizione di Aurelio Misiti, capogruppo di Idv nella Commissione Trasporti e Telecomunicazione della Camera. Quanto dichiarato da Romani, secondo Misiti, significa che “Il rappresentante del Governo non è d’accordo sull’esigenza di favorire gli utenti e in generale i consumatori, portando il prezzo da 13 a 11 centesimi come vuole l’Europa”.
L’avvertimento di Romani potrebbe però essere letto anche in un’altra ottica, che punta a valutare le reazioni del mercato: così come in seguito alla Legge Bersani – con l’introduzione delle liberalizzazioni, dell’abolizione dei costi di ricarica e della scadenza del credito residuo – il mercato ha assistito al reiterato fenomeno delle rimodulazioni, ossia di ritocchi tariffari a sfavore degli utenti, anche il taglio dei costi degli SMS in roaming, potrebbe indurre gli operatori di telefonia a cercare altre strade per recuperare il mancato guadagno. Un aspetto sui cui Authority e UE dovranno certamente vigilare.
Dario Bonacina