Roma – E’ intervenuto anche il Garante della privacy sulla polemica nata dopo che alcuni comuni italiani hanno avuto l’idea di avvisare i cittadini direttamente al telefonino con un SMS in caso di urgenza, ad esempio per il blocco delle auto come misura per rendere meno avvelenata l’aria nelle città.
Stefano Rodotà, è dovuto quindi intervenire, probabilmente per metter un punto alla polemica: “E’ evidente che il telefonino è una componente fondamentale del cittadino e che da parte sua c’é estrema sensibilità all’argomento. Bisogna quindi valutare i casi di estrema emergenza per vedere se un messaggio di pubblica utilità possa essere inviato anche senza il consenso dell’interessato”.
In sostanza quindi la regola rimane sempre la stessa: non si possono inviare comunicazioni agli utenti che non le abbiano richiesta, salvo ovviamente in casi di “estrema emergenza” e per “pubblica utilità”. Resta da capire quali sono o quali possono essere questi casi.