Si allargano i contorni dell’inchiesta condotta da parte dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul mondo dei servizi a sovrapprezzo veicolati da SMS ingannevoli: gli sviluppi stanno infatti portando l’Antitrust ad estendere le proprie indagini ad alcune compagnie telefoniche. Tra i nomi che spiccano nel procedimento figurano aziende come Telecom Italia, Wind, Karupa, BT Italia, Voiceplus e altri operatori minori.
A spiegare la situazione è l’avvocato Francesco Luongo, responsabile del Dipartimento Nazionale Nuove Tecnologie del Movimento Difesa del Cittadino , che ha preso parte al procedimento allo scopo di tutelare i consumatori: “anche grazie alle indagini della Guardia di Finanza su impulso del Garante – spiega l’associazione – è emerso che alcune delle numerazioni a pagamento cui venivano indirizzati in modo truffaldino gli utenti e oggetto di contestazione erano assegnate a operatori di primaria importanza tra cui l’incumbent”.
L’indagine dell’Authority si muove intorno a numerazioni a sovrapprezzo pubblicizzate – in modo ingannevole – da SMS ricevuti da utenti inconsapevoli. “Ti ho cercato alle ore 8.00 è urgente chiama da fisso l’899xxxyyy” oppure “Ti ho lasciato un messaggio in segreteria. Chiama subito da telefono fisso il numero 899yyyxxx per ascoltarlo. Baci”. Più che un affettuoso “baci”, all’utente sarebbe stato più utile sapere che il costo delle chiamate che era invitato ad effettuare – per ottenere un messaggio, per di più pubblicitario, proveniente da un illustre sconosciuto – poteva essere di 15 euro.
Per MDC, laddove l’Antitrust accertasse eventuali scorrettezze degli operatori, gli utenti coinvolti avrebbero il diritto a vedersi restituiti i soldi spesi a causa dei messaggini fraudolenti. L’associazione invita pertanto tutti gli utenti che ritenessero di essere stati vittime di una truffa via SMS a inviare le proprie segnalazioni, indicando il proprio operatore e l’esatta numerazione 899 comprensiva di tutte le cifre cui hanno chiamato dopo aver ricevuto il messaggio.
Intanto, sul fronte del contenzioso che vede contrapposti alcuni operatori contro l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e alcune associazioni di consumatori fra cui MDC, il Movimento Difesa del Cittadino manifesta la propria soddisfazione per la decisione del TAR Lazio che, con Ordinanza n. 3699/08, ha respinto il nuovo ricorso proposto contro la Delibera n. 348/08, che ha differito al 1° ottobre il blocco automatico dei servizi a sovrapprezzo ove l’abbonato non comunichi una scelta diversa entro il 30 Settembre 2008.
Dario Bonacina