I cambiamenti climatici, la crescita demografica e le dirompenti innovazioni tecnologiche sono destinate a rivoluzionare le economie e il modo di fare impresa. Come possono rispondere le aziende a queste sfide, trasformandole in opportunità di crescita? Un esempio interessante in Italia arriva da Snam, uno dei principali operatori di infrastrutture energetiche al mondo, che ha recentemente ridefinito la sua “purpose” (o ragion d’essere) in “Energia per ispirare il mondo“:
A proposito della “purpose”, l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà ha detto: “Con uno scopo e una ragion d’essere precisa qualsiasi individuo e organizzazione raggiunge livelli di performance e soddisfazioni molto più alte. Un’azienda che ha uno scopo sociale è un’azienda più resiliente e destinata a fare meglio in tempi di cambiamento“.
Nell’ambito del proprio piano di investimenti da 6,5 miliardi di euro al 2023, Snam ha destinato 1,4 miliardi al programma “SnamTec” (Tomorrow’s energy company) con iniziative per incrementare la sostenibilità delle proprie attività e per dare impulso ai nuovi business green come mobilità sostenibile, efficienza energetica e biometano.
ESG: valore dall’etica di impresa
L’impegno racchiuso nella “purpose” di Snam comprende aspetti relativi sia all’ambiente sia al sociale e al governo societario. L’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) che guida sempre più gli investimenti sostenibili a livello globale è anche al centro dell’impegno della società.
Nel 2019 è stata la prima società quotata italiana a dotarsi di un comitato ESG all’interno del proprio consiglio di amministrazione. Composto, come tutti i comitati Snam, da amministratori indipendenti, ha funzioni propositive e consultive nei confronti del board per l’integrazione di queste tematiche nelle strategie di business.
Questa integrazione parte dal piano strategico, che prevede iniziative rivolte specificamente all’ambiente e al clima, alla tutela delle persone, al dialogo con i territori e al rafforzamento della governance:
- ambiente, ove l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni metano del 40% entro il 2025 e quelle di CO2 equivalente diretta e indiretta del 40% entro il 2030;
- sociale, con focus particolare nella tutela di dipendenti e fornitori e nelle iniziative per i territori anche tramite la Fondazione Snam;
- governance, con la lotta alla corruzione posta tra le priorità assieme alla diversity (con misure particolari a tutela dell’equilibrio ad ogni livello, da cda e collegio sindacale ai dipendenti).
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