Qualcomm ha presentato due nuovi chipset (o meglio piattaforme , come preferisce definirle l’azienda) per dispositivi mobile, sviluppati con tecnologia a 14 nanometri, particolarmente indicati per la fotografia e il gaming. Si tratta di Snapdragon 660 e 630 , che spiccano anche per la particolare attenzione rivolta al ridotto assorbimento energetico e la garanzia di velocità quando ci si connette alle reti LTE. Sono inclusi nelle soluzioni il modulo WiFi integrato, la gestione dell’alimentazione, il codec audio (in grado di limitare la distorsione del suono con una resa fino a 192-kHz/24-bit) e l’altoparlante. Alcune delle implementazioni tecnologiche si potevano trovare fino a ieri solo nella famiglia superiore di chipset (la 800 ).
Kedar Kondap, dirigente di Qualcomm Technologies, ha dichiarato alla stampa: “Con l’introduzione delle piattaforme mobili Snapdragon 660 e 630, siamo entusiasti di poter garantire che alcune funzionalità – tra cui la qualità avanzata dell’immagine e le velocità LTE – saranno ora disponibili in una vasta gamma di dispositivi, senza compromettere prestazioni e qualità”, e ha proseguito, “Ciò garantisce a un numero sempre maggiore di consumatori di beneficiare di una migliore esperienza d’uso in termini di fotocamera, elaborazione audio e visiva, connettività, prestazioni CPU e GPU avanzate e ricarica rapida della batteria, oltre a sicurezza e machine learning”.
Sono diversi i punti di forza dei nuovi chipset. Impegno particolare è stato posto sulle funzionalità della fotocamera , con una migliore qualità dell’immagine (in particolare sul tono della pelle reso più naturale e colori più vividi supportando hardware in grado di scattare fino a 24 Megapixel), una migliore elaborazione fotografica in condizioni di scarsa luminosità, una miglior stabilizzazione video e gestione dello zoom ottico e auto focus senza trascurare l’efficienza energetica.
In futuro si vedranno prendere piede sempre più applicazioni che offrono esperienze di contestualizzazione inedite (le API di Google Awareness ne sono un esempio) all’interno dei sistemi mobils. I nuovi chip saranno in grado di assolvere alle nuove richieste dell’utente, compreso il carico di lavoro crescente derivante dallo sfruttamento di soluzioni basate sull’ intelligenza artificiale . È in particolare l’utilizzo della piattaforma Snapdragon Neural Processing Engine SDK a permettere una ottima gestione dei soluzioni di machine learning e le loro implicazioni (come la predizione dei comportamenti dell’utente).
Passi avanti sono stati compiuti anche per garantire una connettività qualitativamente superiore (fino a 600 Mbps; il 660 supporta la tecnologia 2×2 MU-MIMO 802.11ac WiFi), con una copertura degli spazi migliore sia in ricezione che quando il dispositivo viene utilizzato come hotspot, attraverso una ottimizzazione dinamica del segnale LTE/wi-fi ma anche offrendo il pieno supporto al Bluetooth di quinta generazione.
Per quanto riguarda la capacità di elaborazione grafica (affidata a Qualcomm Adreno 512 GPU), le migliorie nelle performance oscillano tra il 20 e 30 per cento se comparati con i chipset precedenti, a cui si affianca anche in questo caso una eccellente gestione della durata di vita della batteria con consumi moderati. La tecnologia Quick Charge , permette di ricaricare il dispositivo del 50 per cento in appena un quarto d’ora. Non è stata tralasciata nemmeno l’attenzione per la sicurezza basata sull’hardware con un potenziamento dell’ autenticazione utente che opera con il dispositivo mobile anche attraverso analisi dell’iride e riconoscimento facciale e vocale.
Tra le prime aziende che dovrebbe sfruttare le nuove soluzioni di Qualcomm dovrebbero figurare Xiaomi, Oppo e Vivo. Samsung sembra intenzionata a preferire la famiglia 800 almeno nei suoi top di gamma come il Galaxy S8, su modelli di fascia media si vedrà.
Mirko Zago