Snapdragon 7s Gen 3 è il nuovo SoC presentato di recente da Qualcomm, specificatamente presentato per il segmento di fascia media del mercato. Si tratta della fascia bassa della serie 7 dell’azienda, come suggerisce la “S” nel nome, utilizzata in molti modelli di smartphone dal prezzo abbordabile. Il nuovo modello non si tratta di un semplice aggiornamento o rivisitazione del precedente, ma piuttosto di un processore totalmente nuovo, che fa uso degli attuali core Cortex-A720 di ARM.
Qualcom: il nuovo Snapdragon 7s Gen 3 nel dettaglio
Lo Snapdragon 7s Gen 3 presenta ufficialmente un design 1+3+4, seguendo l’ormai standardizzata architettura “Big-little” che caratterizza il settore mobile, di recente adottata da Intel nelle sue CPU desktop più moderne. In questo caso, abbiamo 1 core primario, 3 core performance e 4 core efficiency. I core prime e performance nello specifico, fanno entrambi uso dei Cortex-A720: il prime è in grado di spingersi a una frequenza di 2,5 GHz, mentre i restanti arriveranno a un massimo di 2,4GHz.
I 4 core efficiency si basano invece sempre sulla serie 5xx di ARM, vale a dire A520, dalla frequenza massima di 1,8 GHz. A differenza del nuovo modello, il predecessore Snapdragon 7 Gen 2 utilizzava i core Cortex-A78 e A55. Nonostante le velocità di clock piuttosto simili, l’aumento prestazionale scaturisce per la maggior parte da una miglior efficienza computazionale ed energetica, che garantisce un miglior IPC (istruzioni per ciclo di clock) a fronte di un minor consumo e, di conseguenza, una miglior autonomia.
Nel complesso, Snapdragon 7s Gen 3 migliora del 20% le prestazioni del modello precedente. Il SoC utilizza inoltre una GPU Adreno di cui però non viene specificata ne la configurazione, nel il modello, anche se nonostante i rumor, questa dovrebbe trattarsi di una Adreno 800 di nuova generazione. Quest’ultima, sempre secondo l’azienda, migliorerebbe le prestazioni di ben 40% rispetto la precedente generazione.
Per finire, il blocco NPU Hexagon include ora diverse nuove tecnologie di Qualcomm, con il supporto INT4 per l’inferenza client a bassa precisione, continuando a migliorare l’esecuzione LLM locale per garantire prestazioni adeguate alle ultime funzionalità IA, direttamente nel dispositivo e anche in modalità offline.