La privacy degli utenti Snapchat è stata messa in serio pericolo, per un lasso di tempo non meglio precisato. Alcuni dipendenti della società sarebbero stati in grado di accedere a informazioni di localizzazione, numeri di telefono, indirizzi di posta elettronica e contenuti condivisi, mediante strumenti sviluppati ad hoc. Le informazioni, riportate da Motherboard, arrivano da diverse fonti: due ex collaboratori dell’azienda, uno ancora impegnato con Snap Inc, altre due persone esterne (ma ritenute a conoscenza dei fatti) e una serie di email circolate internamente.
Snapchat, SnapLion e la privacy
Uno dei tool in questione è stato battezzato SnapLion. Realizzato in origine con lo scopo di ottenere informazioni sugli utenti nel caso di richieste provenienti da autorità o forze dell’ordine, è stato messo a disposizione dei team Spam and Abuse, Customer Ops e Security del gruppo. Una utility in grado di mostrare anche i post pubblicati e destinati poi a scomparire senza lasciare traccia, una delle feature che hanno reso popolare il servizio. Non è dunque difficile capire perché si parla di una minaccia concreta per la privacy. La replica della società non si è fatta attendere, la riportiamo di seguito in forma tradotta.
Proteggere la privacy è fondamentale per Snap. Conserviamo pochissime informazioni sugli utenti e disponiamo di una policy robusta così come di controlli per limitare l’accesso dall’interno ai dati in caso di necessità. Accessi non autorizzati di qualsiasi tipo costituiscono una chiara violazione degli standard che regolano il business dell’azienda e, se individuati, portano a una interruzione immediata del rapporto.
Nel mirino anche i sistemi impiegati per monitorare l’utilizzo di SnapLion da parte dei dipendenti, ritenuti da alcune delle fonti consultate non sufficienti per attribuire le responsabilità a chi ha commesso gli abusi. Ad oggi lo strumento verrebbe impiegato non solo per rispondere alle richieste delle autorità, ma anche per operazioni quotidiane come il reset delle password per gli account compromessi e per altre attività di ordinaria amministrazione.
Il numero di utenti Snapchat attivi ogni giorno è pari a circa 186 milioni nel mondo (dato aggiornato al febbraio 2019). Il servizio è stato più volte preso di mira per quanto concerne i sistemi di sicurezza adottati. Nel gennaio di quest’anno ha introdotto la crittografia end-to-end. Di seguito un filmato condiviso nell’agosto 2018 in tema privacy.
La vicenda costituisce un ennesimo spunto di riflessione in merito alle modalità di gestione delle informazioni da parte delle piattaforme alle quali affidiamo, ogni giorno, i nostri messaggi, post e contenuti, anche quelli non destinati a pubblica diffusione.