Social media: ban per minori di 16 anni in Australia

Social media: ban per minori di 16 anni in Australia

Il governo australiano ha presentato una proposta di legge per vietare ai minori di 16 anni di accedere ai social media (che rischiano sanzioni).
Social media: ban per minori di 16 anni in Australia
Il governo australiano ha presentato una proposta di legge per vietare ai minori di 16 anni di accedere ai social media (che rischiano sanzioni).

Come previsto all’inizio del mese, il governo australiano di centro-sinistra ha presentato una legge per impedire ai minori di 16 anni di accedere ai social media. Le aziende interessate dovranno implementare un sistema efficace per la verifica dell’età. In caso di violazione rischiano pesanti sanzioni.

Escluse le app di messaggistica

La proposta di legge, che dovrà essere approvata dal Parlamento, modifica l’attuale Online Safety Act 2021 con l’introduzione di un’età minima per l’accesso ai social media. Le aziende che forniscono il servizio vietano la creazione di un account ai minori di 13 anni, ma questa restrizione può essere facilmente aggirata indicando un’età falsa.

In seguito alle consultazioni con genitori, medici, avvocati, associazioni e rappresentanti dell’industria, il governo australiano ha valutato che l’età minima per l’accesso ai social media deve essere 16 anni. Sono interessate tutte le piattaforme (Facebook, Instagram, TikTok, Snapchat, X e altre), mentre sono escluse le app di messaggistica, i giochi online e i servizi educativi e sanitari. Non è prevista un’esenzione per gli account già attivi e per quelli aperti con il consenso dei genitori.

Se la legge verrà approvata, i provider dovranno implementare un sistema di verifica dell’età entro un anno. Non sono specificate le modalità operative, ma è previsto l’avvio di un test per varie tecnologie, garantendo il rispetto della privacy.

In caso di violazione, le aziende potranno ricevere sanzioni fino a 49,5 milioni di dollari australiani. Secondo Meta, l’età dovrebbe essere verificata quando l’utente scarica l’app dagli store, quindi spetterebbe a Apple e Google. Elon Musk ha invece dichiarato che le legge sembra una backdoor per controllare l’accesso a Internet di tutti gli australiani.

Sulla verifica dell’età da parte di Meta è stata avviata un’indagine da parte della Commissione europea per la possibile violazione del Digital Services Act.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
21 nov 2024
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