Istituito nel 2010, il Social Media Day è una ricorrenza che si celebra ogni anno il 30 giugno. Un appuntamento promosso inizialmente da Mashable, per riflettere sull’impatto generato da piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter e TikTok sulle modalità di interazioni a livello globale. Tutti conoscono questi servizi, ma in pochi sanno qual è stato il primo social network della storia: si tratta di SixDegrees.
La storia di SixDegrees, il primo social network
Fondato ormai 25 anni fa nel lontano 1997, ben prima di successori più noti come MySpace, è rimasto attivo solo fino al 2000. L’intuizione originale è da attribuire allo statunitense Andrew Weinreich, da molti ritenuto un pioniere in grado di piantare il seme di una pianta da cui poi altri avrebbero colto i frutti migliori. Il nome della società creata per gestire il progetto era MacroView, con sede a New York. Qui sotto il logo.
Al suo apice, SixDegrees impiegò quasi 100 dipendenti e arrivò a contare circa 3,5 milioni di utenti iscritti. Poca cosa se confrontati con i numeri dei colossi odierni, ma bisogna considerare che allora l’accesso a Internet era un lusso ancora non concesso a gran parte di noi. Il vero punto di forza rispetto ad altri progetti simili già online all’epoca era da ricercare nell’introduzione dei concetti di “profilo” e di “lista amici”, ancora oggi alla base dei social.
Nel 1999 la piattaforma fu ceduta a YouthStream Media Networks per 125 milioni di dollari. Qui sotto la homepage raggiungibile all’indirizzo sixdegrees.com come appariva nel novembre di quell’anno (recuperata da Wayback Machine), poco prima della chiusura. Il successivo tentativo di rilancio non andò a buon fine.
Il nome è ispirato alla teoria dei sei gradi di separazione formulata alla fine degli anni ’20 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy. Sostiene che ogni persona possa essere collegata a qualsiasi altro individuo (o cosa) attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di cinque intermediari.