Secondo quanto riportato dal sito The Information, SoftBank starebbe pianificando ingenti investimenti nello sviluppo di infrastrutture critiche per l’intelligenza artificiale. Secondo i rumors, infatti, sarebbe in trattative con istituti bancari per ottenere finanziamenti fino a 10 miliardi di dollari da destinare a progetti nel campo dell’energia, fondamentali per alimentare i sistemi AI.
Inoltre, il colosso giapponese starebbe cercando di assicurarsi grandi quantitativi di costose e ricercatissime GPU Nvidia, chip particolarmente indicati per addestrare ed eseguire modelli di intelligenza artificiale avanzati.
SoftBank come leader mondiale dell’intelligenza artificiale
L’amministratore delegato Masayoshi Son vuole posizionare SoftBank come leader mondiale nella corsa all’AI e si sta concentrando sulle infrastrutture critiche. I modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più grandi e complessi per migliorare le loro capacità. Tuttavia, questa crescente complessità comporta anche un aumento esponenziale del fabbisogno energetico necessario per addestrare ed eseguire tali modelli.
Le architetture di reti neurali più avanzate richiedono una potenza di calcolo enorme non solo durante la fase di apprendimento, ma anche durante la fase di inferenza, quando il modello viene effettivamente utilizzato per fornire previsioni o prendere decisioni.
“L’energia sarà uno dei principali colli di bottiglia“, ha detto Son agli azionisti il mese scorso a Tokyo. Senza fonti di energia sufficienti e sostenibili, infatti, anche i modelli AI più avanzati non potranno essere sfruttati appieno. Per questo SoftBank vuole investire massicciamente in infrastrutture energetiche innovative, dal solare al nucleare, con l’obiettivo di alimentare l’insaziabile appetito dell’AI e mantenere una leadership in questo settore strategico.
SoftBank punta ad assicurarsi GPU Nvidia
Oltre agli investimenti nel settore energetico, SoftBank sta cercando modalità creative per assicurarsi l’accesso alle costose GPU Nvidia, divenute uno standard per lo sviluppo di sistemi AI. Una possibile strategia prevede la creazione di una società apposita che acquisterebbe i chip tramite prestiti bancari, per poi affittarli a SoftBank. In questo modo l’azienda potrebbe evitare di appesantire il proprio bilancio pur ottenendo questi componenti essenziali.
Ciò dimostra come SoftBank stia virando dagli investimenti diretti in startup AI verso partnership e controllo delle infrastrutture, ritenute ora più critiche. Il CEO Masayoshi Son, infatti, ha recentemente bloccato il Vision Fund dal partecipare a un round di finanziamento per Mistral, dimostrando una maggiore selettività negli investimenti nel settore AI.
Arm al centro delle ambizioni di SoftBank
Arm, l’azienda di progettazione di chip acquisita da SoftBank nel 2016, è al centro delle ambizioni del colosso giapponese nel campo dell’intelligenza artificiale. I progetti di CPU ad alta efficienza di Arm stanno guadagnando terreno nei data center AI, affiancando le GPU Nvidia.
Con il valore di Arm più che raddoppiato dalla quotazione in borsa, l’investimento di Son nei chip sta già dando frutti. Gli ingenti investimenti di SoftBank in infrastrutture per l’intelligenza artificiale, da energia a chip, mettono in luce l’enorme capitale necessario per tenere il passo con la rapida crescita di questa tecnologia. Mentre varie aziende si accaparrano potenza computazionale e componentistica, le mosse di SoftBank potrebbero inaugurare una nuova fase della corsa all’AI.