In seguito alle sanzioni commerciali e finanziarie imposte da Stati Uniti e Unione europea, la Russia cerca soluzioni per sostenere l’economia interna. Una delle misure studiate dal governo prevede l’uso di software occidentali senza licenza. Alcune modifiche al codice civile proposte dal Ministro della Trasformazione Digitale autorizzano in pratica la pirateria di stato.
Software pirata per rispondere alle sanzioni
Il governo ha preparato un “piano di azioni prioritarie per garantire lo sviluppo dell’economia russa di fronte alle pressioni delle sanzioni esterne“. Una delle misure in discussione prevede modifiche all’art. 1360 del codice civile, in base al quale è possibile utilizzare un’invenzione, un modello di utilità o un design industriale senza il consenso del detentore del copyright, se necessario per motivi di sicurezza nazionale.
La legge russa prevede multe fino a 500.000 rubli o tre anni di stipendio e fino a sei mesi di carcere per la violazione dei diritti d’autore. Il Ministro della Trasformazione Digitale vuole abolire la responsabilità penale e amministrativa per l’uso di software senza licenza, se l’azienda detentrice del copyright risiede in un paese che sostiene le sanzioni contro la Federazione Russa. Molte aziende occidentali, tra cui Microsoft, IBM e Oracle, hanno sospeso le vendite di nuove licenze.
Questa misura dovrebbe rimanere in vigore finché non saranno disponibili software equivalente sviluppati da aziende russe. In realtà la soluzione è difficilmente applicabile, in quanto la maggioranza delle applicazioni viene distribuita tramite abbonamento cloud. Se non rinnovato alla scadenza, il software viene disattivato. Il Ministro per la Trasformazione Digitale ha tuttavia sottolineato che non intende legalizzare la pirateria.