Solar Impulse a Bruxelles

Solar Impulse a Bruxelles

Missione compiuta: il monoposto portabandiera delle istanze ecologiste vola dalla Svizzera al Belgio. Nonostante le difficoltà della tratta internazionale e i rischi rappresentati dagli altri aerei
Missione compiuta: il monoposto portabandiera delle istanze ecologiste vola dalla Svizzera al Belgio. Nonostante le difficoltà della tratta internazionale e i rischi rappresentati dagli altri aerei

L’aereo solare HB-SIA, meglio noto come Solar Impulse, è atterrato ieri alle 21:39 a Bruxelles, completando con successo il suo primo volo europeo .

L’aeroplano solare, guidato nell’occasione da André Borschberg, è partito alle 08:40 dalla Svizzera, da dove la missione di controllo ha monitorato attentamente tutto il volo.

Nel suo tragitto verso il Belgio il velivolo ha dovuto evitare tutti gli altri aerei civili e militari: con una velocità di crociera di 50 km/h, una manovrabilità minima e il fatto che sui radar può essere facilmente confuso con un punto fisso, rischia di rappresentare un ostacolo per gli altri aerei che, viaggiando a 400 e 900 km/h, avrebbero rischiato di vedersi costretti a manovre improvvise per evitarlo. Solar Impulse avrebbe corso dei rischi anche solo trovandosi a meno di 900 metri da essi, a causa delle turbolenze da questi generate.

Nelle circa 13 ore di volo tutto è andato bene e il monoposto con le ali coperte da più di 12mila celle solari , ha potuto mettere in cantiere quest’ennesimo test che lo ha portato a sorvolare i trafficati cieli di Svizzera, Francia, Lussemburgo e Belgio.

Performance, velocità e sicurezza son ben lontani dagli aerei tradizionali, ma d’altronde l’ obiettivo dichiarato di uno dei fondatori del progetto, Bertrand Piccard, è quello di rappresentare “una rivoluzione per le menti delle persone, per promuovere l’energia solare (…) non necessariamente una rivoluzione per l’aviazione”.

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 mag 2011
Link copiato negli appunti