Solar Impulse, Africa e ritorno

Solar Impulse, Africa e ritorno

Missione compiuta: il monoposto ad energia solare torna a casa, in Svizzera, dopo 4mila miglia di volo
Missione compiuta: il monoposto ad energia solare torna a casa, in Svizzera, dopo 4mila miglia di volo

Solar Impulse, l’aereo solare guidato da Bertrand Picard, ha compiuto il primo volo intercontinentale partendo dalla Svizzera, arrivando in Africa, Marocco, e tornando in Europa.


Si tratta di un viaggio di poco meno di 4mila miglia (oltre 6mila chilometri), compiute in due mesi, dal 24 maggio al 24 luglio, alla velocità media di 46 chilometri all’ora : il viaggio si è svolto quasi tutto di giorno, con alcuni voli notturni per evitare specifiche turbolenze. Soste vi sono state a Madrid, Rabat e Ouarzazate in Marocco e Tolosa.

Il tempo di percorrenza non è un valore determinante: non si tratta certamente di una gara di velocità. Solar Impulse la sua sfida l’ha già vinta: si tratta del primo volo intercontinentale con il ricorso esclusivo all’energia solare. Questo è stato possibile grazie alle sue ali coperte da più di 12mila celle solari.

Come ha più volte riferito il pilota Picard (che è anche uno dei fondatori del progetto), l’impresa rappresenta innanzitutto “una rivoluzione per le menti delle persone, per promuovere l’energia solare e non necessariamente una rivoluzione per l’aviazione”. Insomma, l’intento principale era e resta quello di sollevare l’attenzione pubblica sul tema dell’energia sostenibile .

Nel suo tragitto il velivolo ha dovuto evitare tutti gli altri aerei civili e militari (ha una manovrabilità minima e sui radar rischia di essere confuso con un punto fisso). Inoltre ha dovuto affrontare diverse difficoltà a Ouarzazate, zona meteorologicamente complessa in quanto caratterizzata da forti venti.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
25 lug 2012
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