I due principali Internet Service Provider (ISP) della Somalia, Hormuud Telecom e Nationlink, hanno ceduto alle richieste di Al Shabab, gruppo di insorti e accusato da più parti di terrorismo, e bloccato le connessioni in parte del Paese.
I dirigenti dei due ISP hanno cercato di negoziare con il gruppo terroristico, ma i loro tentativi non hanno avuto successo: i vertici di Al Shabab attraverso un comunicato hanno ribadito che “qualsiasi organismo si fosse rifiutato di ottemperare alle loro richieste” sarebbe stato “considerato un collaborazionista del governo” e quindi “punito come prevede la Sharia”.
Il gruppo, oltre ad aver chiesto l’oscuramento dI Internet con l’obiettivo di cercare di impedire i tentativi del Governo di riprendere il controllo dei territori occupati, minaccia anche chiunque possegga o detenga uno smartphone.
Secondo lo studio redatto da Global Voices Advocacy , inoltre, Internet sta trovando seri ostacoli anche in Kenya, dove una nuova legge sui media prevede multe salatissime per tutti quei “giornalisti”, definiti in maniera molto ampia tanto da ricomprendere anche i blogger indipendenti e i reporter del cosiddetto citizen journalism, che violeranno le disposizioni della dura censura del paese.
Questa, peraltro, è talmente ampia che due persone sono state arrestate per la vendita del film The Wolf of Wall Street : l’accusa, tuttavia, non è quella di pirateria ma legata al fatto che il film è bandito in Kenya.
Claudio Tamburrino