Dopo Reddit, Meta, Google e molte altre company, anche Sonos si unisce alla purtroppo folta schiera di aziende che hanno dovuto procedere con i licenziamenti. La statunitense specializzata nella produzione di speaker wireless di qualità, come nel caso dei recenti Sonos Era 100 e Sonos Era 300, ha infatti deciso che licenzierà il 7% della sua forza lavoro, che stando a quanto comunicato a ottobre scorso era di 1844 dipendenti.
Sonos licenzia il 7% della forza lavoro
L’informazione è riportata nella copia del bilancio certificato depositato nei giorni scorsi presso la Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori. L’azienda non effettuava licenziamenti significativi dalla metà del 2020.
Andando più in dettaglio, Sonos ha dichiarato di voler mettere in atto una ristrutturazione aziendale che avrà un costo compreso tra gli 11 milioni di dollari e i 14 milioni di dollari. Di tale cifra, dai 9 milioni di dollari agli 11 milioni di dollari saranno necessari per pagare le indennità di licenziamento e i benefici per i dipendenti. Il resto verrà destinato alle spese associate alla razionalizzazione del portafoglio immobiliare.
Patrick Spence, il CEO di Sonos, ha attribuito la decisione in quesitone alla volontà di continuare a investire nella roadmap di prodotti per guidare la crescita futura nonostante le difficili condizioni macroeconomiche. Riportiamo di seguito, in forma tradotta, quanto espressamente dichiarato al riguardo.
Di fronte ai continui venti contrari, abbiamo dovuto fare alcune scelte difficili, tra cui l’eliminazione di alcune posizioni e la rivalutazione della spesa del programma. In questo momento, la nostra priorità è fornire ai nostri compagni di squadra in uscita una transizione rispettosa e compassionevole.
Da tenere presente che come molti produttori di elettronica di consumo, anche Sonos sta affrontando un notevole calo della domanda dovuto anche alla sempre maggiore concorrenza da parte di altri produttori.