Nel corso di una riunione tenutasi a Tokio, Sony ha annunciato la prossima apertura di uno store totale, ovviamente online, in cui racchiudere tutti i contenuti digitali di proprietà dell’azienda giapponese. Nel negozio, provvisoriamente denominato Sony Online Service , dovrebbero confluire film, musica, ebook e materiale per Playstation 3 , eliminando così i vari SonyMusicPass, sBook Store, Crackle e Playstation Network.
Tuttavia proprio la struttura di quest’ultimo dovrebbe essere la base su cui sorgerà Sony Online Service : il vicepresidente di Sony Kazuo Hirai ha dichiarato di non essere convinto che gli attuali 33 milioni di utenti di Playstation Network sarebbero disposti a migrare su una nuova piattaforma.
Il rischio, evidentemente non sottostimato dai piani alti del colosso nipponico, è quello di ripetere gli stessi errori che hanno portato alla prematura scomparsa di Sony Connect, il servizio creato nel 2005 come alter ego di iTunes pensato per gli utenti dei player musicali made in Japan .
Howard Stringer, presidente e CEO di Sony, ha manifestato la volontà di creare un meccanismo aziendale che possa offrire un solido sostegno al nascituro Sony Online Service , evitando di innescare le stesse micce che avevano portato nel 2008 alla chiusura di Sony Connect e segnando finalmente una svolta che riporti l’azienda ai fasti di un tempo.
Sono ormai diverse le trimestrali in rosso presentate dal consiglio di amministrazione di Sony, che sembra avere ormai perso quell’aura che per anni ha trasudato innovazione. L’anno fiscale 2009 è costato circa 1,3 miliardi di perdite totali nonostante i continui interventi. Anche gli ultimi dati di Sony Ericsson, joint venture orientata sulla telefonia mobile, non fanno pensare ad un futuro roseo per la multinazionale basata a Tokio se questo trend negativo dovesse proseguire.
Giorgio Pontico