Quella tra Sony e Toshiba sarebbe dovuta essere una joint-venture tutta all’insegna dell’exploit commerciale del super-processore Cell , e invece il Technology Center Fab 2 di Nagasaki dovrebbe presto tornare sotto il completo controllo di Sony. Il periodo di co-gestione e quello successivo di controllo quasi completo da parte di Toshiba volgerebbero al termine, dicono le indiscrezioni , e Sony sarebbe pronta a riacquistare in toto la sua vecchia proprietà a un prezzo a dir poco scontato.
La collaborazione tra i due colossi nipponici fu avviata nel 2008, con l’acquisizione da parte di Toshiba della quasi totalità delle strumentazioni produttive della Fab 2 al modico prezzo di 90 miliardi di yen (824 milioni di euro e spiccioli al cambio attuale). Per tornare in possesso dell’impianto, Sony sarebbe disposta a sborsare solo 50 miliardi di yen.
Inizialmente usata per realizzare processori Cell con processo produttivo a 65 nanometri, la Fab 2 di Nagasaki farebbe ora gola a Sony per la possibilità di riconvertire la produzione ai sensori CMOS da installare su fotocamere e smartphone. In tal modo la capacità produttiva della corporation raddoppierebbe, permettendole di ridurre i costi e meglio competere con la concorrenza di Micron, Samsung e altre.
E parlando di acquisizioni di peso nel Sol Levante arriva anche la notizia secondo cui Panasonic ha finalmente tradotto in porto l’ acquisizione di Sanyo e di Panasonic Electric Works . Entrambe sono ora sussidiarie controllate al 100% da Panasonic, con la prospettiva che i conti possano ora migliorare passando dal rosso cupo al rosato grazie al know-how incamerato dalle operazioni di acquisizione.
Alfonso Maruccia