Sia Apple che Sony si stanno lanciando alla conquista del mercato dell’intrattenimento video più passivo: lo streaming televisivo.
Tra le due è pronta la giapponese, che già a novembre aveva annunciato il progetto PlayStation Vue che ieri ha fatto il suo esordio ufficiale a Chicago, New York e Philadelphia: Sony ha già riferito che sta lavorando duramente per estendere presto il servizio ad altre città ed al altri dispositivi ( si parla per esempio di iPad entro la fine dell’anno).
Il servizio parte da un prezzo di 49,99 dollari al mese (per arrivare a 69,99 per l’offerta deluxe, cioè 840 dollari l’anno) e combinerà programmazione delle TV via cavo, spettacoli live in esclusiva e TV on-demand, il tutto basato su un DVR cloud per portare lo streaming direttamente sulle console PlayStation 4 e PlayStation 3.
Sony parla di Vue come di un prodotto rivoluzionario che ha come obiettivo quello di conquistare il suo già ampio pubblico di giocatori : il punto di forza sembra naturalmente essere la possibilità di veicolare facilmente contenuti on demand e dunque il successo sarà determinato dalla qualità (e dall’ampiezza) del catalogo che Sony riuscirà ad offrire loro. Sul punto Sony sembra avere buone possibilità di successo, essendo riuscita ad aggiudicarsi i contenuti di CBS, Fox, NBC e dei relativi canali minori .
Il DVR cloud-based, inoltre, permette la registrazione contemporanea di più programmi (senza dunque problemi di concomitanza) e la possibilità di conservarli per 28 giorni.
Apple, da parte sua, si mormora stia programmando l’esordio di un suo servizio di Web TV per l’autunno: al momento il Wall Street Journal riferisce che sarebbe in trattativa con i canali ed i produttori di contenuti. Si parla di 25 canali tra cui ABC, CBS e Fox e sembra per il momento esclusa NBC a causa della rottura delle trattative tra l’azienda partner Comcast e Cupertino, che avrebbero dovuto essere partner preferenziali di un altro progetto di servizio di streaming.
Sia Apple che Sony se la dovranno naturalmente vedere con tanti altri concorrenti, a partire dalle TV via cavo stesse (che come dimostra lo scontro Apple-Comcast hanno tutta l’intenzione di sviluppare propri progetti indipendenti dai nuovi arrivati) per giungere ai servizi di streaming come Sling TV che negli Stati Uniti – per esempio – in più rispetto a Sony ha un prezzo più basso, 20 dollari al mese, ed a sua disposizione l’offerta delle emittenti ABC (tramite ESPN) e di alcuni canali Disney.
Claudio Tamburrino