Dopo tante indiscrezioni sul supposto futuro della console PSP, in queste ore Sony Computer Entertainment ha finalmente ufficializzato quello che molti da tempo prevedevano: entro la fine del 2011 la multinazionale nipponica commercializzerà una nuova macchina videoludica portatile dotata di specifiche tecniche da primato, nuove modalità di interazione tra gli utenti, una strizzatine d’occhio al casual gaming ma con il focus ben piantato sui videogiocatori “hardcore”.
Nota al momento con il nome in codice di “Next Generation Portable” (NGP), la PSP di seconda generazione è stata presentata nel corso dell’evento “PlayStation Meeting 2011” organizzato da Sony in madrepatria. Molti i punti di interesse per appassionati, industria e stampa specializzata, ma la caratteristica che forse ha attualmente il maggiore impatto è la volontà di Sony di mettere a confronto le capacità tecniche della nuova console con quelle dell’hardware della PlayStation 3.
La PSP2 sarà dotata di una potenza comparabile con quella della PS3, sostiene la corporation nipponica, il che vorrà dire godere della stessa grafica tridimensionale avanzata resa attualmente possibile dalla console domestica. Alla base di tanta potenza ci sarà un processore quad-core basato su design ARM Cortex A9 , e una GPU SGX543MP4 (anch’essa quad-core) realizzata da PowerVR .
Il resto delle specifiche tecniche include uno schermo OLED touchscreen da 5 pollici con risoluzione da 960×544 pixel (il doppio di quella della prima PSP), un nuovo tipo di mini memory card per i giochi, due stick analogici posizionati sotto il pad digitale (sinistra) e i pulsanti (destra), controlli SIXAXIS con funzionalità “tilt”, doppia fotocamera sul davanti e il retro, ricevitore GPS, speaker stereo incorporati con microfono, connettività Bluetooth, WiFi e 3G, touchpad sul retro dello chassis.
La PSP2 è dotata di un form factor maggiormente tondeggiante ai bordi, che Sony descrive come una forma “super ovale”. Prevista al lancio per il prossimo periodo natalizio , la console NGP avrà sin da subito il supporto di decine di software house note e meno note (a quanto pare già alacremente al lavoro per la produzione di contenuti per il nuovo dispositivo), con la line-up dei primi giochi che includerà sere di sicuro richiamo come Call of Duty, Uncharted, Killzone, Wipe Out, Monster Hunter, Yakuza e altri.
Due nuove funzionalità annunciate da Sony si incaricheranno di traghettare la PSP2 nel nuovo mondo iper-connesso dei dispositivi mobile: la prima, LiveArea , permetterà ai possessori della console di accedere a uno spazio telematico – specifico per ogni gioco – contenente informazioni aggiornate, nuovi contenuti, log di “Attività” e “achievement” di chi sta giocando allo stesso gioco e una vera e propria “comunicazione in tempo reale” tra i giocatori.
La seconda funzionalità interconnessa si chiama Near , ed è sostanzialmente il modo con cui i giocatori potranno identificare gli alti gamer presenti nelle vicinanze, conoscere i giochi nei quali sono impegnati e mettersi in contatto gli uni con gli altri . Accanto alle capacità di interconnessione in mobilità, un’altra caratteristica recentemente venuta alla ribalta che Sony intende inglobare nel suo ecosistema PlayStation è il casual gaming in salsa “social”.
A tal proposito la multinazionale giapponese ha presentato PlayStation Suite (PS), un framework cross-platform pensato per rendere disponibili contenuti PlayStation su sistemi operativi Android, che sarà in grado di interagire anche con la console NGP. Stando alle parole del presidente di SCE Kazuo Hirai, PS avrà il compito di fornire all’ecosistema Android quei “contenuti di qualità PlayStation” che sei anni fa i carrier di telefonia cellulare non avrebbero potuto fornire agli utenti.
La PSP “next-gen” non ha ancora una data di commercializzazione ufficiale né un prezzo, ma la presentazione ufficiale di Sony permette quantomeno di fissare alcuni paletti contro le speculazioni rampanti dei mesi e anni passati: il colosso nipponico non ha alcuna intenzione di abbandonare i supporti fisici – e quindi il mercato retail – per la commercializzazione di videogame e contenuti di intrattenimento, il gioco in mobilità continuerà ad avere una sua specificità al di là del supposto abbraccio ferale degli smartphone evoluti – campo in cui Sony intende comunque giocarsi la sua carta – e l’unica a credere fermamente nel successo delle tecnologie 3D resta al momento Nintendo con il suo discusso 3DS .
Alfonso Maruccia