Strisciare la carta di credito per ricaricare smartphone, tablet e computer portatili dalle prese di corrente incontrate per la città. È la nuova proposta Sony che guarda al futuro dell’alimentazione elettrica, con un apposito sistema d’identificazione incluso nel circuito integrato.
Per ricaricare un dispositivo con la presa immaginata dalla multinazionale nipponica occorre possedere un account, inserire la password e pagare la “dose” via NFC . Il concetto della navigazione internet a consumo viene quindi applicato alla corrente elettrica, per salvaguardare le bollette di scuole, uffici pubblici, aeroporti e ristoranti.
Secondo Sony il concetto di ricarica a gettone protetta da codice potrà essere applicato anche in casa. In questo modo, i consumatori potranno abilitare o disabilitare le prese a pagamento nei vari ambienti e monitorare quanto “mangia” realmente ogni singolo dispositivo collegato alla charging station.
La controversa proposta Sony potrebbe riscuotere molti più consensi se questi hotspot fossero davvero “alternativi”: associati ad una diversa fonte energetica, rispetto a quella che già porta la corrente nelle prese ordinarie. Distributori intelligenti incentrati ad esempio sull’energia solare o eolica.
Roberto Pulito