Una multa da 250mila sterline (quasi 300mila euro) per la divisione europea di Sony Computer Entertainment , elevata dall’ Information Commissioner’s Office (ICO) britannico per violazione della legge locale sulla protezione dei dati personali ( Data Protection Act ). Il colosso nipponico avrebbe potuto – e dovuto – prevenire i violenti attacchi alla sua rete informatica, con il giusto aggiornamento software e una migliore protezione delle password .
In una nota ufficiale , il commissario britannico David Smith ha definito “non sufficienti” le misure di sicurezza adottate da Sony per prevenire la fuoriuscita dei dati di migliaia di account dalla piattaforma PlayStation Network . La migliore tutela delle informazioni personali – dai numeri di carta di credito agli indirizzi di posta elettronica – dovrebbe sempre risultare tra le massime priorità di un’azienda come quella del Sol Levante .
“Gli attacchi criminosi alle reti elettroniche costituiscono un aspetto reale e in crescita nella vita del 21esimo secolo – si legge in una nota di risposta diramata da Sony – Continuiamo a lavorare per rafforzare i nostri sistemi, costruendo livelli multipli di difesa per rendere sicura e resistente la nostra rete”. L’azienda ha già fatto sapere che ricorrerà in appello per evitare la sanzione pecuniaria annunciata dall’ICO. ( M.V. )