A muoversi con fermezza sono stati i rappresentanti legali di una delle principali compagnie assicurative in terra statunitense: i vertici della Zurich American Insurance Company non sarebbero obbligati a difendere Sony, non per coprire le spese multimilionarie sostenute dal colosso nipponico dopo l’attacco al suo PlayStation Network (PSN).
In sostanza , la massiva fuga di dati personali e finanziari di quasi 80 milioni di utenti non costituirebbe un caso coperto dalle specifiche policy assicurative stipulate tra Sony e Zurich American Insurance . Che invece tutelerebbero problematiche legate al danneggiamento di proprietà o persone fisiche . Zurich American Insurance non dovrebbe dunque intervenire in difesa del colosso giapponese, finora oggetto di 55 class action.
Stando ai dati offerti dalla stessa società del Sol Levante, nel 2012 sarà di almeno 178 milioni di dollari l’entità dei costi sostenuti per colpa dell’ondata di cyberattacchi che ha a lungo tenuto sotto scacco il network. Una spesa che diventerà ancora più onerosa se Sony verrà privata del sostegno finanziario della sua compagnia assicurativa.
Mauro Vecchio