Un gruppo di aziende collegate alla produzione di smart TV e televisori per ogni fascia di prezzo ha firmato un accordo volontario al fine di migliorare in modo significativo l’efficienza energetica dei televisori. Questo piano comune si aggiunge a quello lanciato dall’Unione Europea nel 2021 sotto forma di etichetta energetica più rigorosa per specificare i consumi dei grandi schermi casalinghi, ma riguarda nello specifico Stati Uniti e Canada. Ecco cosa comporta e quali società rientrano nell’iniziativa.
Il grande accordo per aumentare l’efficienza dei TV
Come ripreso da FlatpanelsHD, questo accordo volontario è stato firmato da realtà come LG, Google, Sony e Hisense, le quali hanno invitato gli altri maggiori produttori di TV a unirsi all’iniziativa. Vediamo però quali sono gli impegni presi da tali colossi della tecnologia:
- Garantire che almeno il 90% dei televisori venduti negli Stati Uniti e in Canada entro il 2026 avrà un consumo energetico in modalità standby non superiore a 2 Watt.
- Sviluppare ulteriori soluzioni per ridurre attivamente il consumo energetico entro un anno.
- Richiedere a un revisore indipendente la supervisione e valutazione dell’accuratezza dei test condotti dai laboratori di terze parti e dei dati di vendita riservati inviati dal produttore.
- Divulgare pubblicamente informazioni sull’efficienza energetica.
Joe Vukovich, NRDC Staff Attorney, ha dichiarato:
“Questo accordo volontario garantirà che i nuovi televisori venduti negli Stati Uniti e in Canada saranno significativamente più efficienti dal punto di vista energetico, con conseguenti risparmi sulla bolletta energetica per i consumatori ogni volta che si sintonizzano sul loro programma o film preferito. L’accordo affronterà anche la questione dell’alimentazione in standby, enorme spreco di energia per alcuni televisori, che in alcuni casi fa salire alle stelle il consumo annuo di elettricità. Televisori più efficienti sono una buona notizia anche per il nostro clima, poiché questo accordo si tradurrà in una riduzione annuale delle emissioni di carbonio equivalente all’inquinamento dallo scarico di circa 2,1 milioni di veicoli a benzina.”
Si ritiene che la prima fase di attuazione di questo accordo si tradurrà in un risparmio stimato di 58 TWh una volta completamente realizzato, per un risparmio di oltre 2,4 miliardi di dollari all’anno in bollette elettriche e una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 10 milioni di tonnellate all’anno.