Sony ha subìto un attacco DDoS ( Distributed Denial of Service ) che ha messo nuovamente offline PlayStation Network ed ha rappresentato solo uno degli aspetti di un’escalation di rivendicazioni e minacce che alla fine ha portato all’atterraggio di emergenza dell’aereo che trasportava il Presidente di Sony Online Entertainment : John Smedley.
Il tutto si è svolto lo scorso weekend e all’inizio sembrava solo un problema di videogiocatori costretti offline: oltretutto, trattandosi di offensiva DDoS che prevede di sommergere un servizio online con più contatti di quelli che i server sono in grado di gestire e non di forzare l’accesso ai dati degli stessi, non ha determinato fughe incontrollate di dati. Lo scorso sabato sera, il gruppo “Lizard Squad” (primo a rivendicare la serie di attacchi) ha preso di mira la streamer della piattaforma Twitch.tv Kacey Tron ; la ragazza è stata seguita nei suoi giochi online, da LoL a Hearthstone fino a Diablo III; dopo di lei, i partecipanti dello “squadrone” hanno preso di mila altri streamer, seguiti sempre nei loro giochi: alla fine hanno determinato anche la caduta della piattaforma Blizzard Battle.net .
A quel punto lo squadrone Lizard ha puntato PlayStation Network, la piattaforma Sony già al centro di altre offensive e che ha già fatto sollevare contro l’azienda giapponese accuse e condanne per il poco impegno profuso nella difesa degli account dei suoi utenti.
Sony, yet another large company, but they aren’t spending the waves of cash they obtain on their customers’ PSN service. End the greed.
– Lizard Squad (@LizardSquad) August 24, 2014
Mentre la piattaforma di Blizzard Battle.net e il MMORPG League of Legends (LoL) sono tornati presto online, i server PSN ci hanno messo più tempo a tornare operativi, avvertendo gli utenti della possibilità di avere ancora problemi con login o lag.
Quella che aveva assolutamente l’aspetto di una goliardata e che inizialmente ha creato grattacapi solo ai tecnici delle piattaforme colpite, e ai videogiocatori costretti ad una domenica senza la possibilità di connettervisi, ha assunto un tono geopoliticamente controverso e paradossale quando, attraverso il proprio account Twitter, lo squadrone Lizard ha detto che continuerà la sua offensiva online fin quando non verrà interrotto il bombardamento del gruppo di terroristi iraqeno ISIS e ha poi minacciato un attacco con una bomba dell’aereo del Presidente Sony Online Entertainment John Smedley, costretto ad un atterraggio di sicurezza in seguito alla minaccia.
Kuffar don’t get to play videogames until bombing of the ISIL stops. #ISIL #PSN #ISIS
– Lizard Squad (@LizardSquad) August 24, 2014
Nel frattempo un altro gruppo di hacker, Famed God, ha rivendicato come proprio l’attacco accusando Lizard Squad di aver solo decifrato un suo file con il resoconto dell’offensiva: questa nuova crew ha dunque annunciato la volontà di attaccare Xbox.
Why must someone take credit of ones work? LizardSquad couldnt hurt a fly. Decrypting a memory dump and finding the server was all my work.
– Fame (@FamedGod) August 24, 2014
Claudio Tamburrino