Le previsioni Sony per i prossimi risultati finanziari sono ancora in rosso: la corporation nipponica annuncia una potenziale perdita annuale di 1,5 miliardi di dollari, causata dalla non eccezionale performance del comparto televisori e dai soliti disastri naturali che non danno tregua ai colossi dell’hi-tech.
Come molti altri player di settore, Sony deve fare i conti con terremoti e alluvioni – buon’ultima quella tailandese – che mettono a dura prova l’approvvigionamento e l’assemblaggio di componenti elettronici. Le perdite stimate per i risultati del prossimo quadrimestre fiscale ammontano a 20,5 milioni di dollari, 9 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il reparto TV ed LCD è in particolare quello meno soddisfacente per Sony, che si vede costretta a pianificare una riduzione dei costi del 40 per cento e la ristrutturazione del business con la nascita di tre diverse unità operative: TV LCD basati su componenti proprietari di Sony, business ODM con componenti di terze parti e una nuova unità che avrà il compito di creare una fantomatica “TV di prossima generazione”.
Il reparto cinematografico di Sony tiene (soprattutto grazie al merchandising e alla programmazione TV), quello musicale scende del 6,6 per cento anno su anno, mentre dati tutto sommato positivi arrivano dal comparto videoludico: PS3 ha quasi chiuso il gap di vendite con Xbox 360 di Microsoft con 3,7 milioni di unità vendute (+0,2 milioni anno su anno), la veneranda PSP continua a vendere (1,7 milioni), mentre scende leggermente l’atavica PS2 (1,2 milioni di unità contro gli 1,5 milioni di 12 mesi fa).
Alfonso Maruccia