Sony Spatial Reality Display: schermo 3D per professionisti e creativi

Spatial Reality Display, lo schermo 3D di Sony

Lo Spatial Reality Display di Sony, in vendita a 4999 dollari, può mostrare oggetti in tre dimensioni andando oltre i limiti degli ologrammi.
Spatial Reality Display, lo schermo 3D di Sony
Lo Spatial Reality Display di Sony, in vendita a 4999 dollari, può mostrare oggetti in tre dimensioni andando oltre i limiti degli ologrammi.

Non è certo un pannello come tutti gli altri in circolazione: Spatial Reality Display è il nuovo dispositivo presentato da Sony e destinato a chi per professione si occupa di creatività. Di fatto uno schermo 3D che adotta una tecnologia differente rispetto a quella dei display olografici come The Looking Glass visti fin qui. Anche il prezzo non è dei più accessibili: 4.999,99 dollari al lancio.

Sony presenta Spatial Reality Display

Avvistato all’inizio dell’anno in occasione del CES 2020 con il nome in codice Eye-Sensing Light Field Display, si compone essenzialmente di un pannello da 15,6 pollici con risoluzione 4K che lavora in accoppiata a un sensore in grado di tracciare il movimento degli occhi così come la posizione dell’utente in tempo reale, in modo da conferire alle immagini un aspetto tridimensionale mediante uno strato di lenti che divide la superficie in porzioni destinate all’occhio destro e all’occhio sinistro, creando così un effetto stereoscopico.

Come funziona lo Spatial Reality Display di Sony

Per il funzionamento è necessario un PC con comparto hardware all’altezza: almeno processore Intel Core i7 delle ultime generazioni e scheda video NVIDIA RTX 2070 per elaborare due immagini 2K separate che si adattano costantemente all’osservatore.

Come funziona lo Spatial Reality Display di Sony

Il risultato è un’esperienza di visione 3D che non richiede l’impiego di occhialini né di visori come avviene invece ad esempio con i sistemi della realtà virtuale.

https://www.youtube.com/watch?v=KrLMnQM0_Ps

Sony afferma che la divisione Pictures Entertainment ha sfruttato le potenzialità dello Spatial Reality Display durante la realizzazione del film Ghostbusters: Afterlife. Un dispositivo che il gruppo nipponico associa all’ambito battezzato 3R Technology: “Reality, Real-Time and Remote”.

Fonte: Sony
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Pubblicato il
16 ott 2020
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