Tokyo (Giappone) – Dopo i CD ai cereali di Sanyo è l’ora delle smart card biodegradabili di Sony , nuova risposta alle problematiche relative allo smaltimento dei supporti di memorizzazione in plastica.
Al posto delle plastiche derivate dal petrolio, che non si decompongono, la smart card di Sony è fabbricata interamente con plastica di natura vegetale: una caratteristica che la rende completamente biodegradabile e, soprattutto, facilmente smaltibile e riciclabile.
Il materiale organico con cui è fatta la smart card è stato sviluppato da Sony in collaborazione con Mitsubishi Plastics ed è costituito da acido polilattico mescolato ad altri additivi. Tali sostanze potrebbero essere utilizzate, in particolare, per fabbricare tessere “intelligenti” usa e getta come quelle del telefono, della metropolitana, ecc.
La smart card biodegradabile di Sony utilizza una tecnologia di trasmissione dati “senza contatto”: anche se l’azienda non l’ha specificato, tale tecnologia dovrebbe essere la Near Field Communication , sviluppata dalla stessa Sony in collaborazione con Philips.
Sebbene il colosso giapponese affermi che le sue card ecologiche abbiano mostrato funzionalità e resistenza simili a quelle tradizionali, il loro debutto commerciale è al momento ostacolato dagli elevati costi di produzione. Un problema che Sony conta tuttavia di risolvere entro la fine del prossimo anno.