Tokyo (Giappone) – Si chiama Professional Disc for Data (PDfD) la nuova linea di dischi ottici di Sony basata sulla tecnologia a laser blu e dedicata espressamente al mercato professionale.
Nonostante Sony sia una delle promotrici dello standard DVD Blu-ray , i dischi PDfD utilizzano un formato proprietario incompatibile con quest’ultimo. Il gigante giapponese sostiene infatti che Blu-ray è una tecnologia maggiormente adatta al mercato consumer.
Pur basandosi su dischi con simile densità di memorizzazione e su laser con identica frequenza d’onda, la tecnologia di Sony differisce da Blu-ray per diversi particolari, fra cui la maggior velocità di trasferimento dei dati e la maggiore resistenza e affidabilità dei supporti registrabili e riscrivibili. Caratteristiche, queste, che pur facendo lievitare i costi di dischi vergini e dispositivi di registrazione, si rivelano indispensabili per il mercato dello storage aziendale.
I supporti PDfD, che verranno introdotti nei prossimi mesi al prezzo di 45 dollari, hanno una capacità di 23,3 GB per singola faccia e possono essere letti e scritti, rispettivamente, alla velocità di 11 MB e 9 MB al secondo. Sony garantisce una durata di oltre 50 anni e la capacità, per le versioni riscrivibili, di essere masterizzati più di 10.000 volte.
Il produttore ha già in progetto l’introduzione di almeno tre generazioni di dischi PDfD: la seconda generazione, il cui arrivo sul mercato è previsto per il 2005, sarà rappresentata da supporti con capacità di 50 GB per singola faccia e transfer rate di 22 MB al secondo; la terza generazione, prevista per il 2007, porterà invece con sé capacità di 100 GB e velocità di lettura pari a 43 MB al secondo.
La scorsa settimana Sony ha svelato un disco Blu-ray fatto, per metà, di carta.