Le prevendite della pennetta USB che permette di scaricare sull’hard disk della PS3 i giochi avuti in prestito sono state momentaneamente sospese : un parziale successo nella lotta al jailbreak da parte di Sony.
L’azienda giapponese si era rivolta a una corte australiana chiedendo che Quantronics, Oz Modchips e ModSupplier, tre rivenditori locali, interrompessero le vendite e la distribuzione della chiavetta evocativamente chiamata PS Jailbreak . E giovedì si è vista dare ragione con la temporanea sospensione delle vendite del dispositivo di aggiramento delle sue misure di controllo .
Ai tre rivenditori è inoltre stato imposto di inviare a Sony le unità attualmente esistenti affinché possa provvedere ad un’analisi.
Sui siti di vendita online di prodotti elettronici la chiavetta da 170 dollari è presentata come “non in magazzino”, ma le informazioni sul prodotto sono ancora online. La sospensione della vendita, d’altronde, dovrà essere nuovamente sottoposta al giudizio di un tribunale e questo dovrebbe avvenire già martedì, quando il giudice ascolterà nel dettaglio il caso. Che, dal momento che in Australia non vi sono chiare norme contro le tecniche di aggiramento delle misure di protezione della proprietà intellettuale, si giocherà sulla definizione di strumento diretto alla pirateria.
Se la sentenza dovesse essere confermata, a rimetterci prima di tutti i proprietari di OzMod che, racconta PS3 Hax , hanno chiesto un nuovo mutuo sulla loro casa per aggiudicarsi buone scorte del prodotto. E che rischiano di vedere, così come Quantronics, le unità passate a Sony (sembrerebbero avere l’obbligo su tutte), smontate completamente, per essere analizzate pezzo dopo pezzo.
Claudio Tamburrino