Un lungo intervento del registrar statunitense Go Daddy, a sottolineare come il famigerato Stop Online Piracy Act (SOPA) non rappresenti un pericolo per lo sviluppo sano e robusto di Internet . La libertà del flusso delle informazioni online potrebbe coesistere con una più stringente protezione della proprietà intellettuale made in USA . Il nome del registrar è dunque apparso in una specifica lista di supporter del disegno di legge che vorrebbe portare al blocco dei siti colti con le mani nel sacco della pirateria.
Nel frattempo, invece, la società specializzata nel rastrellamento di fondi per startup Y Combinator ha deciso di non invitare le società amiche di SOPA al prossimo Demo Day di New York . Società attente alle nuove tecnologie non potrebbero risultare tra i fan di una legge che distruggerà l’attuale forza di Internet, almeno secondo i vertici di Y Combinator . Che dunque si rifiuteranno di aggregare le suddette startup alla lista dei potenziali finanziamenti.
E contro Go Daddy si è scatenato anche Ben Huh, CEO della fabbrica dei meme Cheezburger (quelli dei Lolcats). “Sposteremo i nostri 1000 domini al di fuori di Go Daddy – ha annunciato Huh su Twitter – a meno che non venga ritirato il supporto di SOPA. Vi vogliamo bene ragazzi, ma SOPA è un cancro per il web”.
Infine, è stato sviluppato uno specifico addon per Firefox, estensione che permetterà agli utenti di bypassare i blocchi a mezzo DNS imposti dal disegno di legge . DeSopa instraderà i vari IP verso router situati all’estero, in maniera simile ai meccanismi di funzionamento delle reti VPN. Qualcosa di analogo a quanto già visto con MAFIAA Fire .
Mauro Vecchio