Brutte notizie per chi aspettava con ansia l’arrivo di Sora, il generatore video AI di OpenAI. Sembra proprio che non sarà disponibile in Europa e nel Regno Unito al lancio. Per il momento quindi, dobbiamo metterci il cuore in pace.
OpenAI posticipa il lancio di Sora in Europa
Nella pagina di supporto pubblicata di recente sul sito di OpenAI, infatti, l’elenco dei Paesi supportati da Sora parla chiaro… e l’Unione Europea non è contemplata. Come se non bastasse, OpenAI avverte che l’accesso a generatore al di fuori dei territori autorizzati potrebbe portare addirittura al ban o alla sospensione dell’account. Insomma, gli utenti europei che non vedevano l’ora di mettere le mani su questo gioiellino, dovranno armarsi di santa pazienza.
Looks like Sora won't be available in EU & UK https://t.co/WYnARYueHc pic.twitter.com/ApRbL3iH8S
— Tibor Blaho (@btibor91) December 9, 2024
Per gli utenti europei si tratta di un déjà-vu. Purtroppo, non è la prima volta che OpenAI decide di escludere l’Europa dal lancio di un nuovo prodotto. Già quest’estate, quando l’azienda ha iniziato a rilasciare la Modalità vocale avanzata per ChatGPT, gli utenti del Vecchio Continente sono rimasti a bocca asciutta.
Il motivo? Le “revisioni esterne aggiuntive” richieste da alcuni territori, come ha spiegato un portavoce di OpenAI a TechRadar. Revisioni che, a quanto pare, possono richiedere parecchio tempo. La Modalità vocale avanzata ad esempio è arrivata per la maggior parte dei clienti europei solo a ottobre.
Il nodo della privacy nell’UE
Ma perché l’Europa sembra sempre l’ultima ruota del carro quando si parla di intelligenza artificiale? La risposta sta nella complessa rete di normative sulla privacy che caratterizza l’UE. Normative che stanno mettendo a dura prova non solo OpenAI, ma anche colossi come Meta e Microsoft, costretti a rimandare il lancio di prodotti basati sull’AI nel Vecchio Continente.
Meta, in particolare, non ha esitato a esprimere la sua frustrazione per requisiti di conformità che considera eccessivamente onerosi, arrivando persino a sottoscrivere una lettera aperta che invoca un’interpretazione più moderna delle leggi europee sulla privacy.
Speriamo che OpenAI e le altre aziende tech trovino presto un punto d’incontro. Nel frattempo, non possiamo fare altro che guardare con un pizzico di invidia ai fortunati utenti d’oltreoceano che potranno sperimentare la magia di Sora fin dal primo giorno.