Non si può ancora parlare di statistiche precise né di dati completi ma le prime indiscrezioni sull’andamento delle vendite dei brani musicali digitali su iTunes con o senza DRM sono di estremo interesse. In particolare il noto album dei Pink Floyd, Dark Side of the Moon , è stato venduto ogni settimana dal momento del lancio della versione no-DRM, circa 3.600 volte. Prima di iTunes Plus, il servizio di iTunes privo di lucchetti digitali, quello stesso album non vendeva più di 830 volte alla settimana. Questo significa un aumento del 272 per cento nelle vendite.
Sebbene si tratti com’è ovvio di dati molto parziali, relativi in questo caso ad un singolo album, per quanto significativo, risultano di ancora maggiore interesse se si considera che i singoli brani senza lucchetti costano più di quelli venduti in versione “blindata”: l’interesse per i primi risultati ufficiali, attesi a breve, è quindi enorme. In un proprio articolo, Bloomberg News riporta i commenti di Lauren Berkowitz, vicepresidente EMI a Londra, che conferma come “i risultati iniziali della vendita di musica DRM-free sono buoni”.
A confermare l’enorme interesse dei clienti iTunes per tracce finalmente libere da vincoli che spesso ne impediscono una piena fruizione arrivano i dati relativi ad altri album di rilievo. In queste settimane, da fine maggio, quando iTunes Plus è stato lanciato , hanno visto aumentare le vendite anche album degli Smashing Pumpkins, dei Coldplay e di Norah Jones , sebbene in modo meno marcato rispetto a quanto avvenuto con il titolo dei Pink Floyd.
Tutto chiaro, dunque? A frenare gli entusiasmi ci pensa un post di Coolfer che fa notare come il boom nelle vendite di iTunes Plus potrebbe essere legato non tanto alla vendita di “nuove copie” degli album di interesse quanto invece all’ upgrade di precedenti copie con DRM . Come noto, infatti, iTunes Plus consente con una spesa di qualche decina di centesimi di togliere i lucchetti digitali su tracce già acquistate. Se ciò fosse confermato, è presumibile che già nelle prossime settimane si assisterà ad una riduzione dei numeri attualmente in ebollizione di iTunes Plus, una volta esaurita cioè la pulsione alla conversione dei brani protetti da parte degli attuali clienti iTunes.
Ma non finisce qui. Un altro elemento di interesse individuato da Coolfer è il fatto che i CD delle band citate, e in particolare gli album più venduti su iTunes Plus del loro catalogo, proprio in queste settimane sembrano vendere di meno , con cali che sono arrivati anche al 45 per cento. “In generale – sottolinea Coolfer – non darei troppo peso ad un calo di due settimane dopo una vendita durata 13 settimane. Ci vogliono più settimane per capire come sta andando. Ma in questo caso c’è una tendenza che emerge, e che non riguarda un solo titolo”.
Se anche questa correlazione venisse confermata, l’evoluzione del mercato digitale verso la vendita di musica priva di DRM, che sta interessando anche colossi come Amazon, potrebbe tradursi nell’abbattimento definitivo del già traballante mercato dei CD tradizionali .
Per gli appassionati di musica, questi numeri sembrano confermare la loro disponibilità a mettere mano al portafoglio quando ciò che comprano è proprio ciò che viene venduto, in questo caso brani utilizzabili liberamente e non più musica che non possa essere fatta girare in libertà tra dispositivi e supporti diversi. Per le major, invece, i numeri che emergeranno dalle attività di iTunes Plus sono decisivi, perché molte delle loro decisioni sulle future strategie di mercato dipenderanno da quelli. A vincere la scommessa sembra destinata ad essere ancora una volta Apple: Steve Jobs , come noto, si era detto sicuro che “oltre la metà delle canzoni su iTunes saranno offerte in versione iTunes Plus entro la fine di quest’anno”.