Roma – Non hanno dubbi gli esperti di MessageLabs : almeno il 17 per cento di tutti i messaggi di posta elettronica che circolano su internet sono classificabili come spam.
Il servizio di “conteggio” che da qualche tempo consente alla società di rilevazione di sparare le sue cifre sullo spam ogni mese è basato sulla scansione di enormi flussi di posta elettronica provenienti dalla rete di partner dell’azienda e dai propri servizi internet. “Fino a sei-otto mesi fa – hanno spiegato quelli di MessageLabs – la prima preoccupazione dei nostri clienti erano i virus. Ora è lo spam”.
Va detto che in passato MessageLabs si è lanciata in previsioni sulla diffusione dello spam che hanno centrato l’elemento fondamentale: il continuo aumento di questo genere di email in corrispondenza dell’aumento della diffusione di internet nel mondo. Ed è effettivamente esperienza abituale ricevere spam in tutte le lingue inviate da spammatori di mezzo mondo.
Secondo MessageLabs, nell’ultimo mese su 63 milioni di messaggi monitorati, uno su sei era spam.
Di interesse anche il fatto che sarebbero le industrie manifatturiera e ingegneristica quelle che sul fronte del business sono le più assediate dallo spam, ricevendone quasi il 26 per cento del totale. MessageLabs sostiene che le imprese nordamericane sono in assoluto le più bersagliate. Non parliamo poi dell’utenza privata…