Gerusalemme – Nei giorni più caldi della crisi mediorientale si acuisce la tensione anche sulla Rete, dove in queste ore pare prendere nuova forma e nuova dimensione una sorta di “infowar” tra le parti in causa o, più probabilmente, tra simpatizzanti di una parte e dell’altra. Una infowar che si accompagna ad una intensa attività politica che proprio grazie alla Rete coinvolge gruppi e associazioni in tutto il Mondo.
Come riportato da Business Arena , in queste ore sarebbe stato buttato giù nientemeno che il sito della Knesset, il parlamento israeliano, i cui server sarebbero stati messi sotto pressione dall’arrivo di numerosi, troppi, messaggi email.
A quanto pare, inoltre, uno dei principali provider Internet di Israele, NetVision, sta subendo in queste ore un massiccio e-mail bombing, una “tattica” che consiste nell’inviare una quantità inverosimile di messaggi di posta elettronica ad un server o ad un network di server nella speranza di farli crollare. E pare proprio che NetVision sia riuscito a fatica fino a questo momento a rimanere attivo. Moltissimi utenti avrebbero lamentato guasti e rallentamenti.
Nei giorni scorsi ad essere presi di mira sono stati i siti degli Hezbollah, attaccati da filo-israeliani di tutto il Mondo e messi seriamente in difficoltà.