SpaceX si aggiudica altri tre voli verso la ISS

SpaceX si aggiudica altri tre voli verso la ISS

Boeing non ha ancora risolto il problema tecnico dello Starliner, quindi la NASA ha deciso di assegnare altri tre voli verso la ISS a SpaceX.
SpaceX si aggiudica altri tre voli verso la ISS
Boeing non ha ancora risolto il problema tecnico dello Starliner, quindi la NASA ha deciso di assegnare altri tre voli verso la ISS a SpaceX.

La NASA ha annunciato una modifica al contratto Commercial Crew Transportation Capabilities (CCtCap) sottoscritto con SpaceX per aggiungere altri tre voli a quelli già previsti. La navicella Crew Dragon verrà quindi utilizzata anche per le missioni programmate a partire dal 2023, in quanto è al momento l’unica disponibile per portare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Boeing non ha ancora risolto il problema riscontrato sullo Starliner.

Sulla ISS con SpaceX in attesa di Boeing

Il Commercial Crew Program della NASA prevede l’uso di veicoli spaziali privati per il trasporto degli astronauti sulla ISS. Le due aziende scelte dall’agenzia sono appunto SpaceX e Boeing. SpaceX è operativa dal 16 novembre 2020, quando è partita la missione Crew-1. Con la missione più recente (Crew-3 dell’11 novembre 2021) sono stati portati altri quattro astronauti sulla stazione spaziale.

In base al contratto originario, SpaceX si occuperà di altre tre missioni fino a febbraio 2023 (alla Crew-4 di aprile 2022 parteciperà anche la nostra Samantha Cristoforetti). Considerato il ritardo accumulato da Boeing, la NASA ha deciso di aggiornare il contratto, assegnando altri tre voli a SpaceX. L’agenzia spaziale afferma che la modifica era necessaria per non interrompere i voli verso la ISS.

Il primo volo operativo del Boeing Starliner è previsto per marzo 2023, ma l’azienda di Chicago deve ancora effettuare la missione Orbital Flight Test-2 (OFT-2) senza equipaggio. Il volo di test non avverrà prima del 2022 perché deve essere risolto il problema individuato nelle valvole del sistema di propulsione, rimaste chiuse a causa dell’interazione tra ossidante (tetrossido di azoto) e umidità.

Fonte: NASA
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
6 dic 2021
Link copiato negli appunti